martedì 31 agosto 2010

TARAWIH




prepararsi al Ramadan

assalamu alaykom wa rahmatuLlah wa barakatuhu

BISMILLAHI AR-RAHMANI AR-RAHIM

Molte persone fraintendono la vera natura del digiuno, e loro ne fanno un occasione per mangiare e bere, facendo dolci speciali e rimanendo fino a tarda notte e guardare la mostra sulla TV satellitare. Loro fanno i preparativi per il Ramadan anche molto prima, per non perdere certi alimenti o perchè poi i prezzi salgono. Si preparano con l'acquisto di cibo, la preparazione di bevande e guardando la guida tv satellitare in modo da poter scegliere quale programma seguire e quaei ignorare. Sono davvero all'oscuro della reale natura del digiuno nel Ramadan, prendono il culto e la pietà da praticare in quel mese e lo fanno solo per le loro pance ed i loro occhi.
Il miglior modo di prepararsi per il mese di Ramadan è:

1- IL PENTIMENTO SINCERO

Questo è obbligatorio in ogni momento, ma affinchè possiamo iniziare un mese grande e benedetto, è ancora più importante affrettarsi a pentirsi dei peccati tra voi e il vostro Signore, e tra voi e le altre persone, dando loro i loro diritti, in modo che quando inizia il mese benedetto potete occuparvi di voi stessi con atti di culto, con un cuore puro e la pace della mente.

E 'stato raccontatao da ibn al-Yasaar Agharr (che Allah sia soddisfatto di lui) che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "O gente, tornate pentiti ad Allah, io mi pento a Lui un centinaio di volte ogni giorno. "Narrato da Muslim"

2- DU'AA

Il musulmano dovrebbe chiedere al suo Signore, di lasciarlo vivere fino Ramadaan con un forte impegno religioso e una buona salute fisica, e dovrebbe chiederGli di aiutarlo adi ubbidirGli nel corso del mese, e chiedergli di accettare le sue buone azioni.

3 - GIOIA NELL'AVVICINARSI DEL MESE BENEDETTO

L'arrivo di Ramadan è uno dei grandi benedizioni che Allah concede sul Suo schiavo musulmano, perché Ramadaan è una delle occasioni di bene in cui le porte del Paradiso sono aperte e le porte dell'inferno sono chiuse. E 'il mese del Corano e delle battaglie decisive della storia della nostra religione.

Allah l'Altissimo dice:

"Dì loro (oh Mohammed) che si compiacciano della grazia di Allah e della Sua Misericordia, perchè ciò è meglio di quello che accumulano (su questa Terra)."

4- Cercare le conoscenze per essere in grado di seguire le regole del digiuno e di comprendere le virtù del Ramadan (e quindi studiare, studiare, STUDIARE!!!)

5- Riunirsi con i membri della propria famiglia - moglie, marito,figli - per raccontare loro le sentenze sul digiuno e incoraggiare i giovani a digiunare.

6- Preparazione di alcuni libri islamici che possono essere letti in casa o da portare all' imam della moschea per farli leggere al popolo durante il Ramadan.

7- LETTURA DEL SUBLIME CORANO

Salamah ibn Kuhayl ha detto: "Si diceva che Sha'baan (il mese che precede Ramadan) è stato il mese dei lettori del Corano".

Quando iniziava Sha'baan, 'Amr ibn Qays chiudeva la bottega e il suo tempo libero lo impiegava per la lettura del Corano.

Abu Bakr (radiallahuan) ha detto: "Il mese di Rajab è il mese per per la semina, il mese di Sha'baan è il mese per irrigare le colture, e il mese di Ramadan è il mese della raccolta."

Egli ha anche detto:" la somiglianza del mese di Rajab è quella del vento, la somiglianza di Sha'baan è quella delle nuvole e la somiglianza di Ramadan è quello della pioggia: chi non pianta e semina in Rajab, e non irriga in Sha'baan, come può trarre in Ramadaan? Ora Rajab è passato, così che cosa farete in Sha'baan se siete in cerca di Ramadan?"

FATWA n°92748 dello Sheykh MUHAMMAD AL-MUNAJJID

Prepararsi per Ramadan
A cura di: Shaykh `Abd
Da:
http://www.ashrafiya.com/2010/07/24/preparing-for-ramadhan/

1. Chiedere ogni giorno ad Allah la facilitazione (
tawfeeq) per beneficiare dei benefici di Ramadan, da questo momento in poi.

2. Elaborare una salda determinazione ad astenersi da tutti i peccati; specialmente quelli commessi con gli occhi, le orecchie e la lingua.

3. Cercare di liberare la maggiore quantità possibile di tempo da lavoro e dagli altri impegni per dedicarsi alla pura adorazione (
ibadah).

4. Ripianificare impegni non essenziali a dopo o prima di Ramadan. Completare tutti gli acquisti per Ramadan e l'Eid prima dell'avvistamento della luna.

5. Sforzarsi particolarmente a seguire più
Sunnat possibili nelle attività quotidiane. Il libro “Alaikum bi sunnati” di Mawlana Abdul Hakim Sukharwi ra è una buona, pratica e comoda risorsa per questo.

Impararle e memorizzare in anticipo le
adiya masnoon (dua) per occasioni particolari.

6. Rivedere il
fiqh (regole) essenziale relativo al digiuno, al taraweeh e ad altre questioni inerenti il Ramadan da “Behishti Zewar” di Hakim al-Umma Hazrat Mawlana Ashraf Ali Thanawi (che Allah abbia misericordia di lui). [Vedi anche: Domande e risposte miscellanee sul digiuno, e Nutrition for Those who Fast: tutti e tre secondo ilMadhhab Hanafi NdT]

7. Motivarsi ed organizzarsi, leggere i discorsi di Hakeem al-Umma su Ramadan (
Mawaiz-e-Ashrafiya volume: Barakat e Ramadan) ed ascoltare le letture di Sayyidi wa sanadi [Mufti Taqi Usmani] db su come prepararsi per il mese sacro. (Vedi khutbaat.com)

8. Allenare le azioni del cuore. Non compiere alcuna azione senza un'intenzione corretta. Astenersi da tutte le
qualità morali riprovevoli. No rabbia, arroganza, commenti caustici sminuenti, etc. Sarebbe strano astenersi da cose altrimenti [al di fuori di Ramadan di giorno] halal (come cibo lecito), e poi commettere un'azione che è sempre haram (proibita). Cercare di compiere molte azioni moralmente meritorie: avere pazienza, umiltà, gratutidine, sincerità, etc. Impegnarsi saldamente e con forza, non scivolare su questo.

9.
Organizzare un programma pratico e fattibile per le attività quotidiane.

Il punto da ricordare è che durante il Ramadan le azioni delle forme primarie di adorazione (come
salah, dhikr, tilawat, etc.) devono essere incrementate: esse portano ad una crescente relazione diretta con Allah (ovvero, ta’luq ma’Allah).

Il
tawfiq è da Allah!


lunedì 30 agosto 2010

come pregare nelle notte di leylat al qadr

Cerco il perdono di Allah e mi pento davanti a lui.

astaghfiru Allaha wa atubu ilayhi

أستغفر الله وأتوب إليه.

È stato riferito dal Profeta (pace), che al momento la voce recitante sarà portato da Allah il suo posto (SWT) avrà perdonato lui e ai suoi genitori.Cercate di essere il primo veramente pentito per gravi errori fatto, sinceramente chiedere perdono da parte di: (a) 70 ricordando peccati diversi o (b) sensazione di rimorso per 10 peccati dei 7 principali organi: occhi, orecchie, lingua, mani, bocca, lo stomaco + parti intime o (c) alcuni peccati particolare che si può avere commesso ripetutamente o (d) ricordando la varietà delle punizioni dei peccati diverse e, infine risolvere non ripeterli in futuro, solo allora si può realisticamente aspettare di meritare la ricompensa la HP ha promesso: "Chi compie questo atto sarà sicuramente perdonato dall'Onnipotente anche prima Qui sorge dal suo posto ".

3. Ricordate i vostri peccati e chiedere perdono. Recite 100 volte

Cerco il perdono di Allah, mio Signore, mi pento davanti a lui.

astaghfiru wa atubu Allaha rabby ilayhi

أستغفر الله ربي وأتوب إليه.

pentimento Duas altre Recite: -Munajat e Taebeen , Dua Tauba & Dua Kumayl .

4. Il Sacro Corano deve essere aperto e posto di fronte, allora si dovrebbe recitare:

Quando l'apertura del Corano e pregare per le vostre esigenze con l'intercessione del Corano, rendersi conto che, mentre il Corano è una cura per la malattia spirituale, beneficiando solo i più pii e malfattori sono privati della sua illuminazione. Così aumentano le possibilità di intercessione Corano a lavorare sul vostro conto, da intensamente dopo le sentenze del Corano.

reale mp3

O Allah, mi trattano come uno di coloro che sono privi di inferno, in nome di questo Libro Santo inviato da te, qualunque cosa ci sia nel libro. Compreso ISM-e-A'azam e Asmaa-e-Husnaa e le cose da temere, le cose che si può prevedere e desiderato, come benedizioni di Jannat. Non perdonare con la grazia di questo libro




"Inni Alaahumma asaloka essere kitaabekal munzale feeh maa Wa, WA feehismokal akbaro asmaakal husnaa wa, wa maa yokhaafo Wa yurjaa uno Taj-Alani min otaqaaeka minan-Naar ",

Dopo questo mendicare di Allah SWT per le vostre esigenze di miglioramento spirituale incl

4. Collocare il Sacro Corano su quelli della testa e dire:

Mentre l'immissione del Corano sulla testa. Pensi che la vera salvezza può essere raggiunto solo mantenendo sempre le regole del Corano davanti a noi da seguire. Il fatto che abbiamo messo il Corano la nostra testa è un segno di rispetto e reverenza. Noi preghiamo Allah dal thaqalayn - la parola e il silenzio Corano. - Sacro Corano (39:56)

O Allah! Mi rivolgo a te in nome di questo Corano e la ROOH che è stato inviato con essa, e in nome di Momin (credente), la cui lode è contenuta in questo libro e obbligo di Tine, che è su di loro. Nessun altro riconosce il diritto e la verità più di te




"Allaahumma essere haqqe haazal Corano saremo haqqe beh uomo arsaltahoo, Wa essere haqqe Kulle momenin feeh madahtahoo, saremo haqqeka alaihim fa-laa ahada a'arafo essere visone haqqeka ",

Dopo questo ripetere 10 volte ciascuno: mentre cercate intercessione della (Onnipotente Bika al ya ...) e il 14 infallibles capire che Dio è senza limiti di misericordia e la Infalliables sono le agenzie per la distribuzione puro della misericordia divina per tutte le creazioni.

بك يا الله,

Bika yaallahu

Per voi, O Allah,

بمحمد,

bi-muhammadin

Per motivi di Maometto,

بعلي,

bi-`aliyyin

per il bene di `Ali,

بفاطمة,

bi-Fatimata

Per motivi di Fatimah,

بالحسن,

bilhasani

Per motivi di Hasan,

بالحسين,

bilhusayni

Per motivi di Husayn,

بعلي بن الحسين,

bi-`aliyyi BNI alhusayni

per il bene di `Husayn ibn Ali,

بمحمد بن علي,

bi-Muhammadi BNI `aliyyin

Per motivi di ibn Muhammad Ali `,

بجعفر بن محمد,

bi-ja »Fari BNI muhammadin

Per motivi di Ja `lontano ibn Muhammad,

بموسى بن جعفر,

BNI Musa bi-ja »Farin

Per motivi di Jafar ibn Musa,

بعلي بن موسى,

bi-`aliyyi BNI Musa

per il bene di `Ali ibn Musa,

بمحمد بن علي,

bi-Muhammadi BNI `aliyyin

Per motivi di ibn Muhammad Ali `,

بعلي بن محمد,

bi-`aliyyi BNI muhammadin

Per motivi di «Muhammad ibn Ali,

بالحسن بن علي,

bilhasani BNI `aliyyin

Per motivi di Hasan ibn `Ali,

بالحجة,

bilhujjati

Per motivi di al-Hujjah.

Si deve quindi pregare Allah Onnipotente per soddisfare i propri desideri.

5. Recita la Ziarat di Imam Hussain (AS). Secondo Hadith, durante Lailat-e-Qadr un angelo proclama dal Arsh (trono) sul settimo cielo che Allah ha perdonato che hanno visitato la tomba di Imam Hussain (AS). Mentre eseguire Ziyarah di Imam Hussain (AS), ricordate che in questa notte, le anime di 124.000 Profeti (pace su tutti loro) visita Imam, che è consapevole della nostra realtà interiore e spirituale, è ferito e respinto dal nostro record di ripetute male atti, indifferenza per i comandamenti di Dio, quindi, dovremmo evitare di infangare noi stessi in quel vasto pubblico di Imam. Inoltre, associare temi nel ZIYARAH di: - Azienda legame di amore e di obbedienza di Dio (Salat).-economico miglioramento della comunità (zakat). complessiva-mobilitazione di forze verso la virtù (AMR BIL MA `RUF). pulizia complessiva- del male dalla società. -Tutti-out guerra in tutte le sfere della vita per promuovere la verità (Jihad). tremendo-resistenza di tutte le difficoltà che ne conseguono (sabr). -Complete distanziamento (LA `NAH) da tutte le forme di ingiustizia (DHULM) con il destino all'elaborazione occasione di questa notte e risolvere a diventare il giocatore attivo nel migliorare il futuro, in preparazione per la ricomparsa di al-Mahdi.

6. Recite Duas Jawshan Kabir & Saghir Jawshan.

7. Pregate per gli altri - Pensate alle molte persone in tutto il mondo che si trovano in grande difficoltà e pregare per loro.

10. Restare sveglio tutta la notte. E 'stato riportato che chi tiene sveglio durante Laylatul Qadr avrà tutti i suoi peccati perdonati, anche se il numero di stelle nel cielo, le pietre in montagna e sono della quantità di acqua nel mare.

11. Recite Dua Nudba remembe &r Imam e Zamana (ATSF) tanto per tutta la notte e recitare Dua Farajper ATFS Imam numero di volte possibile

12. Leggendo alcune regole Fiqh è altamente consigliato: usare www.Islamic-laws.com

13. Recita la preghiera Whispered 15 da Sahifa Sajjadia

14. Recite Salaat di Jafar e Tayyar & Tahajjud Salaat al termine della notte.

15. Allama Majlisi ha dichiarato che la migliore preghiera durante queste notti viene a chiedere perdono e cercare quelle auguri per questo mondo e l'aldilà e recitare come salwaat il più possibile. Il Santo Profeta (pace) è stato chiesto cosa si dovrebbe cercare di Allah ( SWT) su Laylatul Qadr e lui rispose: "Salute".

16. recitare un centinaio rakats ed è preferibile che in ogni Rakat dopo la recita della sura Fatiha, Ikhlaas Sura da recitare dieci volte.

17. Ultimi 10 Notti duas

Al-Kaf `amiy ha raccontato che l'Imam Zayn al-Abiden (AS) era solito dire questa supplica molto frequentemente le notti Qadr da seduti, in piedi, in rukuu ', e prostrandosi:

RealMedia mp3 pdf

اللهم إني أمسيت لك عبدا داخرا

alluhumma Inni laka amsaytu `abdan dakhiran

O Allah: certo, io sono a questa sera vostro schiavo passivo;

لا أملك لنفسي نفعا ولا ضرا

lu NAF amliku linafsy «un wa lu Arran ¤

Non ho il controllo di male o bene a me stesso,

ولا أصرف عنها سوء,

lu wa asrifu `anhu su'an

E non riesco a guidare indietro ogni male da me stesso,

أشهد بذلك على نفسي,

Ash-hadu bidhalika `alu nafse

Io lo dichiaro a tanto contro me stesso,

وأعترف لك بضعف قوتي,

wa un «bi tarifu ¤ laka un` fi quwwate

E a voi faccio confessare la mia impotenza

وقلة حيلتي,

qillati wa helate

E la mia debolezza

فصل على محمد وآل محمد

fasall `alu muhammadin wa Uli muhammadin

Quindi, (per favore) inviare benedizioni su Muhammad e la famiglia di Maometto,

وأنجز لي ما وعدتني

wa anjiz mu le wa `adtany

E compiere quello di cui mi hai promesso,

وجميع المؤمنين والمؤمنات

jame wa `a almu'minena Wal-mu'minuti

Oltre a tutti i credenti e le donne,

من المغفرة في هذه الليلة,

Mina almaghfirati fe hadhihi allaylati

Questo è il tuo perdono a questa notte.

وأتمم علي ما آتيتني

wa atmim `alayya mu utaytany

E realizzare quello che avete conferito su di me,

فإني عبدك المسكين المستكين

fa'inne `abduka almiskenu almustakenu

Perché io sono tuo servo, i poveri, gli umili,

الضعيف الفقير المهين.

aldha `EFU almahenu alfaqeru

I deboli, i bisognosi, gli umiliati.

اللهم لا تجعلني ناسيا لذكرك فيما أوليتني,

lu alluhumma Taj `alny lidhikrika nusiyan Femu awlaytane

O Allah: (per favore) non farmi negligente della menzione di Voi per quanto riguarda quello che mi avete accordato su di me,

ولا غافلا لإحسانك فيما أعطيتني,

wa lu Femu ghufilan liihsunika un `taytane

E non mi fanno involontarie ai tuoi favori a me per quanto riguarda ciò che tu mi hai dato,

ولا آيسا من إجابتك وإن أبطأت عني

wa lu uyisan min ijubatika wa in abtat `anne

E non mi fanno disperare della tua risposta a me, anche se tale risposta è rinviata,

في سراء أو ضراء

fe sarru'a awdharru'a

Sia che io sia nella prosperità o avversità

أو شدة أو رخاء

aw aw shiddatin rakhu'in

Oppure disagio o comfort

أو عافية أو بلاء

aw aw `ufiyatin balu'in

O il benessere o prova,

أو بؤس أو نعماء

aw aw bu'sin na `mu'a

Oppure la miseria o la beatitudine.

إنك سميع الدعاء.

innaka stesso `u` alddu u'i

In verità, Tu sei Colui che tutto ascolta di preghiere.

Traduzione alternativi: Ho passato la serata come un servitore molto umile di te. Non ho alcun controllo su i guadagni e le perdite per la mia persona. Non riesco a rimuovere il male da me stesso. I deporre contro la mia coscienza. Ammetto la mia debolezza e l'incapacità di gestire i miei affari. Elargire benedizioni Tine su Mohammad (SAW) e la sua Aal (AS). Qualunque cosa mi hai dato o promesso che soddisfano. In verità! Sono Tine umile, debole e servitore indigenti. O Allah! Vorrei non dimenticare le benedizioni che hai concesso a me, e che io non dimentico essere circa gentilezza Tine. Non negarmi l'accettazione Tine anche se può essere ritardato, può riguardare al dolore o la felicità, e può essere collegato con la pace e la tranquillità o difficoltà e le vicissitudini o relativi a benedizioni. Tu carro funebre e accetta le chiamate in ogni condizione.

Nella Sura AL Qadr Allah (SWT) afferma chiaramente: "Sicuramente abbiamo rivelato (il Corano), nella notte a coda. E chi potrà farti comprendere ciò che la grande notte. La grande notte è migliore di mille mesi. angeli e Gabriel scendere in essa il permesso del loro Signore per ogni cosa, la pace! E 'fino alla rottura del mattino. " (97:1-5)

Allah (SWT) sta invitando tutti i credenti per una festa divina, l'invito che è stato portato dai messaggeri. Allah (SWT) è l'ospite, il suo preferito angeli sono i servi e le credenti sono gli ospiti. Il tavolo si sviluppa con la benedizione divina che contengono ogni sorta di premi e favori. Anche se gli occhi non li può vedere, né le orecchie sentono non loro i cuori umani immaginarli, ma i premi sono tutti tenuti in disponibilità ad essere assegnati agli ospiti in base alle sue azioni.

Ona nota finale, il nostro destino in larga misura può essere modificato in questa stessa notte e dipende molto da noi, come abbiamo deciso di utilizzare sia la notte e il giorno di Qadr e per questo ogni singolo momento di questo mese benedetto del Ramadhan.

Preghiamo dunque insieme che può essere concesso il Tawfiq per essere in grado di fare la A'maals di Laylatul Qadr nella sua essenza corretta, che ci può essere concesso lo Maghferah e che si può guadagnare il piacere di Allah (SWT) in un modo che la nostra vita prendere una piega positiva, in modo che possiamo guadagnare la salvezza per entrambi questo mondo e nell'altro. Ameen

Una richiesta umile che ci ricordiamo a vicenda nelle nostre preghiere e in particolare quelli non dimentichiamo gli oppressi, dei sofferenti e dei nostri defunti.

Introduzione alla Laylatul Qadr la Notte del Potere (da al-islam.org)

Il mese di Ramadhan è stata innalzata per il culto speciale (`Ibadat) e favorisce esclusiva. Si tratta di un mese a differenza di altri mesi. Una ragione per questo, come definito dal Corano, è perché il Corano è stato rivelato in questo mese. Dice Allah nella Sura alBaqarah: Il mese di Ramadhan, quello in cui il Corano è stato fatto scendere, una guida per gli uomini e chiari segni di distinzione e di orientamento (2:185). Infatti, secondo un hadith del sesto Imam (A), il santo altri libri sono stati osservati anche in questo mese.

Tra le notti del Ramadan è una notte speciale, che è migliore di mille mesi (HQ, 97:3). Buone azioni svolte in quella sola notte sono uguali a quelli eseguiti più di mille mesi. È la notte di Potenza (Laylatul Qadr), quando il Corano è stato rivelato. Alcuni commentatori ritengono che era la notte in cui il Corano è stato portato giù dal Baytul M `Amur (celeste dimora), per Jibrael di rivelare in parti al Profeta (s). Altri dicono che era la notte in cui il Profeta ha ricevuto l'intero Corano, ma è stato chiesto di trasmettere come e quando l'occasione richiedeva.

Laylatul Qadr è una celebrazione per commemorare l'arrivo della finale di orientamento per l'uomo. E 'un omaggio al' inizio del messaggio rivelato agli uomini dal loro Creatore, un messaggio che li indica la strada per raggiungere la felicità in entrambi i mondi. Così come l'arrivo di un bambino si celebra, sulla sua nascita e poi ogni anno, come un portatore di gioia e soddisfazione per la famiglia, Laylatul Qadr viene celebrato come un portatore di luce e di orientamento per l'umanità. A differenza del compleanno che si celebra con una festa per i sensi, Laylatul Qadr include una festa per lo spirito, una festa di culto e di preghiere.

Alcuni ahadith indicano che il destino di ogni credente per l'anno successivo è decretato in questa notte. Per questo motivo la Du `come per questa notte chiedere favori speciali nel decreto per l'anno. I credenti sono invitati a rimanere sveglio tutta la notte, e pregare per le benedizioni e di perdono. E 'la più santa notte dell'anno, e non sarebbe saggio per essere incuranti degli enormi vantaggi di questa notte.

Notte di Qadr - Dettaglio Articolo

Preghiera per la comprensione delle notti di Qadr e Fitr

(Estratto da viaggio spirituale dei mistici )

Uno dei più importanti preghiere e le richieste che un osservatore veloce non si deve dimenticare, e fin dall'inizio del mese sacro ogni notte, il giorno e in ogni occasione a disposizione dovrebbe prego Allah (il Glorioso, il Sublime), è di concedere a Lui la grazia divina per il culto, la servitù, e la notte-veglia durante le notti di Qadr e Fitr. E se un osservatore implora veloce Lui onestamente e sinceramente senza dubbio egli risponderà alla sua richiesta e non gli nega il suo desiderio di avere la grazia divina - la grazia che è così grande che merita di merito - e colui che ha fiducia in Allah (il Glorioso, il potente), e il Santo Corano, in modo da essere sicuri per la sua realizzazione sarebbe pronto a spendere l'intero anno in adorazione, notte-veglia e l'ascetismo. Non il Sacro Corano considerare che i mesi più di mille notte che sono più di ottanta anni? Non sarebbe da sforzi e gli sforzi di un anno, ha realizzare il bonus e la ricompensa degli anni ottanta?

Il che è davvero un grande profitto, cosa dire per realizzare che il profitto stesso degli anni ottanta in un periodo di meno di un mese. Da questa considerazione, se qualcuno non ha nemmeno così tanto coraggio per pregare e chiedere la grazia divina della comprensione della Notte del Potere (Lailatul-Qadr) durante l'arco di circa venti giorni (dall'inizio del mese fino a quando il Santo Notte di potere), allora dovrebbe rendersi conto che il suo cuore è malato e la sua fede è instabile, e quindi spetta a lui di cercare la cura per il cuore della malattia sua e di instabilità fede. Tutto ciò che è stato detto circa la Notte del Potere (Lailatul Qadr) è valido anche per il giorno e la notte di Eid-ul-Fitr, perché Imam al-Sajjad ha raccontato che: "Questa notte (Night of Fitr) non è di minor valore rispetto alla Notte del Potere (Lailatul-Qadr). "

Sì! Allah servi devoti il cui desiderio e il coraggio è che attraverso la loro preghiera, il culto, e la preparazione arrivare al punto di con cui le loro occhi esoterico become aperti durante queste notti in modo che potessero assistere alla discesa degli angeli, (Arcangelo Gabriele), e destini scendono dal Celestial Unito verso la terra durante questa notte. E rispetto a quelli che abbiamo sono quelle grandi che non hanno nemmeno il coraggio di pregare e chiedere la grazia divina, di adorare durante queste notti.

SI PUò PREGARE IN QUESTO MODO ANCHE NELLE ULTIME 10 NOTTI DISPARI DEL RAMADAN!

du'a per quando spezziamo il digiuno

LA DO'A QUOTIDIANA QUANDO INTERROMPIAMO IL DIGIUNO PER MANGIARE:


“Allahumma, la-Ka samtu wa ‘ala rizqi-Ka aftartu bi-rahmati-Ka ya arhama r’rahimin”
(Oh Allah per Te ho digiunato e con il rizq che da Te viene ho rotto il Digiuno per Tua misericordia, o più Misericordioso dei Misericordiosi)


In seguito è una raccolta di Duas di digiuno (Ramadan)

- Dua di tenere un veloce al momento della Sehar (Niyaat)


Wa s bi awmi ghadinn nawaiytu min shahri Ramadan

- Dua per rompere un digiuno, al momento della Iftaar


Allahumma Inni laka sumtu wa [wa aamantu Bika '] alayka tawakkaltu wa' ala rizq-ika aftarthu

OR


-Dhama'u wab dhahabadh-tallatil 'uruuqi, WA inshaAllah arju thabatal


Allaahumma Inni as'aluka birahmatika al-LATI wasi'at Kulli shay'in uno taghfira li

- Dua per rompere un digiuno in una casa di amici

indakumus saa'imuna 'Aftara, WA ta'aamakumul akala-abraaru, wasallat' mala'ikat alaikumul

sabato 28 agosto 2010

siamo tutte regine di Allah

chi prega non uccide

Bibbia e Corano un piccolo confronto

venerdì 27 agosto 2010

perchè è vietato tingere di nero i capelli

Nell' Islam chi tinge i capelli di nero lo fa per far notare la sua aura negativa,ossia che è una persona cattiva,che vorrebbe spaventare gli altri,quindi è sconsigliato,inquanto i servi di Allah (gsl) devono sempre avere un aria misericordiosa così come i loro cuori,in più in passato usavano tingersi di nero le miscredenti e le donne di facili costumi,quindi ciò era vietato alle serve di Allah.
è tutto contenuto in queste varie sunne e fatwe:
bisogna però trovare quelle spiegate bene,non solo scritte ma interpretare.
al-fatawa al-Hindiyya, 5 / 329).
Durr al-Mukhtar 5: 271)

nella Sunan Abu Dawud, 2 / 578 vi è spiegato che chi,tingerà i capelli di nero del paradiso non sentirà nemmeno l' odore.

nelle hadit di Taqrir Tirmizi, 2 / 354). il colore nero è descritto come HARAM,la cosa più proibita per le donne.

il tutto è spiegato su di un libretto di : Muhammad ibn Adam

la prova che il Corano proviene da Allah(gsl)



I musulmani hanno un elemento che offre loro la più chiara prova di
tutto: il Sacro Corano. Non esiste un altro testo simile in nessun luogo
sulla faccia della terra. È scritto in una lingua araba assolutamente
perfetta, priva di errori grammaticali, di significato e di contenuto.
Le evidenze scientifiche sono ben conosciute a tutto il mondo, anche tra gli studiosi non musulmani.

Le predizioni del Corano si realizzano e i suoi insegnamenti sono chiari per tutti, in ogni spazio e in ogni tempo.

Inoltre
sorprendentemente il Corano si presenta a noi come un testo di
autenticità e propone una sfida contro se stesso proprio per dimostrare
la sua veridicità.

Allah afferma nel Corano:

“Se i non credenti sostenessero che il Corano venisse da altri che da Allah,no vi troverebbero forse molte contraddizioni?”
[Sacro Corano 4:82]

Un’altra sfida divertente del libro di Allah:

“Sei hai dei dubbi in proposito, realizza un capitolo uguale a quelli contenuti nel Corano”
[Sacro Corano 2:23]

Di nuovo Allah ci sfida:

“Realizza dieci capitoli come questi”
[Sacro Corano 11:13]

E infine:

“Realizza un capitolo come questo”

[Sacro Corano 10:38]


Nessuno è stato in grado di produrre un libro simile, non dieci, ma nemmeno un capitolo uguale. Il Corano era conosciuto a memoria da migliaia di persone durante la vita di Muhammad ( pace e benedizione su di lui) e in seguito questa memorizzazione si è trasmessa da insegnanti e studenti, attraverso “bocche e orecchie” e da una nazione all’altra.
Oggi ogni singolo musulmano conosce a memoria alcune parti del Corano nella lingua araba originale, che fu rivelata più di 1400 anni fa, nonostante la maggior parte di essi non siano Arabi. Ci sono più di nove milioni (9.000.000) di musulmani sulla terra oggi che conoscono
l’intero testo sacro, parola per parola e in grado di recitarlo per
intero, in Arabo come faceva Muhammad (pace e benedizione su di lui) 14 secoli fa.

implorare perdono nelle ultime ore della notte

Gloria ad Allah lodandoLo {o sia Gloria ad Allah e Sua è la lode}
سبحان الله وبحمده
(subhana Allah
wa bihamdi)

Gloria ad Allah L’ Immenso lodandoLo {o sia gloria ad Allah L’ Immenso e Sua è la lode}
سبحان الله العظيم وبحمده
(subhana Allah el Adhim wa bihamdi)

non c'è forza né potenza se non in Allah.
لا حول ولا قوة إلا بالله
(La houla wa la quwwata illa billah)

O Allah!, guidaci da Te, provvedi per noi dalla Tua Generosità, conferisceci la tua Misericordia e fa scendere su di noi la Tua Benedizioni
اللهم اهدنا من عندك و أفض علينا من فضلك و أسبغ علينا
من رحمتك و أنزل علينا من بركاتك
(Allahumma ihdina min indik wa afid alayna min fadlik wa asbigh alayna min rahmatik wa anzil alayna min baraketik)

Allahumma amin

perdonaci nelle dimenticanze

Allah non impone a nessun'anima al di là delle suecapacità. Quello che ognuno avrà guadagnato sarà a suo favore e ciò che avràdemeritato sarà a suo danno. "Signore, non ci punire per le nostredimenticanze e i nostri sbagli. Signore, non caricarci di un peso grave comequello che imponesti a coloro che furono prima di noi. Signore, non imporci ciòper cui non abbiamo la forza. Assolvici, perdonaci, abbi misericordia di noi. Tusei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti." Sura 2 Al-Baqara Aya 286



invocazioni dei profeti per la discendenza

O Signore, concedi a me e ad una parte della mia progenie di assolvereall'orazione. Esaudisci la mia preghiera, o Signor nostro! Sura 14 Ibrâhîm (Abramo) Aya 40


Zaccaria allora si rivolse al suo Signore e disse: "O Signor mio,concedimi daparte Tua una buona discendenza. In verità Tu sei Colui Cheascoltal'invocazione". Sura 3 Âl 'Imrân Aya 38



contro la tentazione terrena

Dissero: "Ci affidiamo ad Allah. O Signor nostro, non fare di noi unatentazione per gli oppressori.

Liberaci, per la Tua misericordia, da questo popolo di miscredenti". Sura 10 Yûnus Ayat 85-86

le varie divisioni religiose

Le divergenze di opinione e differenze sostanziali nascono dal fatto che l' Islam è stato suddiviso in varie scuole ,abbiamo:

I SUNNITI

I Sunniti (Ahl al Sunna Wal-Jama'a: le genti della tradizione e della comunità) si presentano come i depositari dell'ortodossia islamica, perché sono rimasti fedeli alla "tradizione” del Profeta. Si oppongono, con maggiore o minore violenza, a tutte le "dissidenze" dell'ISLAM.

I Sunniti, che pretendono di essere i soli ortodossi interpreti della volontà di Maometto, costituiscono la maggioranza dei musulmani: riconoscono legittimi i primi quattro califfi elettivi e sulla scorta di questa divergenza sono andati elaborando una dottrina che si stacca in qualche punto da quella delle altre sette. Attualmente i sunniti (gli ortodossi, coloro che seguono la Sunnah, ovvero la tradizione musulmana) rappresentano la maggioranza dei musulmani.

Il sunnismo, ramo maggioritario dell'Islam, accetta l'interpretazione delle quattro grandi scuole giuridiche (Madhabit) dell'VIII e del IX secolo: l'hanafismo, il malikismo, lo sciafismo e l'hanbalismo.


Gli SCIITI

alla morte del Profeta Maometto, nel 632, un gruppo di musulmani si radunò intorno ad ali (Shi'at ali, partito di ali), ritenendo che il Califfato e l'Imamato gli spettassero di diritto, in ragione del suo grado di parentela con il Profeta. Essi, infatti, preconizzavano che la leadership della comunità musulmana dovesse spettare alla famiglia del Profeta ed alla sua discendenza.

al di là della comune particolare venerazione nei confronti dei primi Imam, gli Sciiti si sono divisi in diverse sette a seconda degli Imam riconosciuti.

Le loro dottrine principali vengono tutte essenzialmente elaborate intorno alla teoria dell'Imamato e del Mahdi.

Dunque "Sciiti" indicava i seguaci del Partito di ali, cugino e genero di Maometto e quarto califfo dell’Islam, considerato come unico successore legittimo del profeta alla guida della comunità : usurpatori sarebbero quindi i tre califfi precedenti, riconosciuti invece dai Sunniti e, con essi, i fondatori della dinastia Omayyadi, anch’ essi detentori del califfato; infine quanti, come i Kharigiti, si ribellarono all'autorità di alì, che venne assassinato nel 661 d.C.

Gli sciiti riconoscono la guida non di un califfo - sovrano che, secondo loro, non ha alcun rapporto privilegiato con la divinità - bensì di un Imam (una guida) che, appartenente alla famiglia di ali, è dotato di potere sia temporale sia spirituale. La maggior parte degli sciiti si trova oggi in Iran. Una corrente particolare dell'Islam è il sufismo, ovvero il misticismo musulmano.


Gli SCISMATICI

E' bene precisare che alcuni tra questi movimenti hanno dato vita a pericolose sette eretiche che hanno stravolto gli insegnamenti del Corano. Tuttavia ricordiamo:


Balikiti

Sono i seguaci di Balik Abdallah al Firuz, un mullah Sciita fanatico proveniente dalle terre a nord ovest di al Haz che predica che la magia è un abominio proibito da Dio. Egli sostiene che tutti i maghi sono uomini malvagi e devono essere uccisi in nome di allah. Balik ha dichiarato una Guerra Santa contro coloro che praticano la magia, ovunque si trovino. I Mussulmani che rimangono uccisi nel tentativo di assassinare un mago sono martiri, che si guadagnano l'ingresso immediato in Paradiso. Questa fede incrollabile fa dei balikiti degli assassini temerari. Per tutti i territori a nord e a ovest di al Haz gli stregoni sono caduti preda di bande di Balikiti. Lo stesso Balik è stato condannato, anche se a malincuore, dai mullah Sciiti. Il Sultano è comunque furioso, in quanto uno dei suoi più fedeli consiglieri è stato rapito dal suo letto e fustigato a morte, soltanto perché esistevano delle voci riguardo al fatto che fosse un mago. Il sultano ha offerto un'enorme quantità di oro a chiunque gli porti la testa di Balik. I Balikiti sono stati colpiti anche ad al Wazif dove, se catturati, sono pubblicamente torturati a morte. I maghi nei paesi islamici hanno iniziato a pagare guardie del corpo, sospettando che i balikiti si nascondano nell'ombra.


Drusi

al Hakim, sesto califfo fatimida, fortemente influenzato dalla Shi'a estrema, giunse a proclamarsi incarnazione della divinità. Dopo la sua misteriosa scomparsa, nel 1021, venne creata in Egitto una nuova setta, quella degli hachimiti o drusi, dal nome del suo capo Muhammad Darazi. La setta, diretta in seguito da Hamza Ibn ali, proclamò al Hakim manifestazione dell'intelletto universale e, secondo l'archetipo del messianesimo avventista sciita, ne attende il ritorno in qualità di Mahdi.

Dall'Egitto, la comunità drusa si spostò verso la Siria, il Libano (ove conta circa 400.000 adepti) ed Israele (circa 7.000 elementi). Credono nella trasmigrazione delle anime.


Yazidi

La setta degli Yazidi deriva il proprio nome da Yazid, assassino dell'Imam Husain, figlio di ali. Nei rituali, sono presenti elementi propri della tradizione cristiana, ebraica, manichea ed islamica (vengono contemporaneamente praticati il battesimo, la circoncisione ed il digiuno musulmano).

La comunità yazida è composta da circa centomila elementi, che abitano nel Kurdistan e nella regione caucasica.


Ibaditi

Partigiani di Abdallan Ibn al Ibadi, presunto fondatore della setta verso la fine del VII secolo, gli Ibaditi sono attualmente i soli superstiti dello kharigismo nella sua versione moderata: non considerano i non Kharigiti degli empi e si rifiutano di uccidere gli apostati e le loro famiglie.


Kharijiti

I Kharigiti (uscenti), in origine partigiani di ali, lo abbandonarono allorché egli, in occasione della battaglia di Siffin (giugno 657), accettò una procedura di arbitrato con il contendente omeyadeMo'wiya. Essi si rifiutarono di accettare che la nomina del califfo potesse essere sottoposta alla valutazione di un uomo, poiché ritenevano che tale decisione dovesse essere presa dall'insieme della comunità (in quanto espressione della volontà di Dio).

La setta difendeva il principio secondo il quale ogni musulmano poteva essere eletto califfo senza preclusioni di tipo razziale o di ascendenza familiare o tribale. Il solo requisito richiesto era quello dell'adesione alla fede.

Per la setta, la condotta del califfo doveva essere irreprensibile: qualsiasi grave colpa lo faceva passare dallo status di credente a quello di infedele, mutamento che legittimava l'insorgergli contro. In generale, l'adepto che commetteva un peccato grave era considerato un apostata e doveva essere punito con la morte. I Kharigiti, inoltre, dichiaravano empi tutti i musulmani che si rifiutavano di seguire i loro insegnamenti.

Questa setta mussulmana è l'equivalente islamico degli Ospitalieri. I Kharijiti sono devoti al concetto di jihad, la Guerra Santa Islamica. Diversamente dalla setta terrestre da cui discendono, i Kharijiti di Yrth sono specificamente un ordine di pii cavalieri islamici. Il luogo in cui sono più numerosi è al Wazif, dove possiedono alcune potenti fortezze. Sono i più acerrimi nemici degli Ospitalieri, che hanno i loro avamposti sulle frontiere del nord. I capi Kharijiti sono continuamente impegnati a convincere il Califfo perché organizzi un'invasione dei regni cristiani.

I Kharijiti ritengono che la jihad sia il sesto Pilastro dell'Islam, importante quanto il pellegrinaggio. Pertanto considerano se stessi Mussulmani migliori dei loro più miti correligionari, e ciò li rende impopolari in molte situazioni. In ogni caso il Califfo li lascia fare, dal momento che sono ottime guardie confinarie. I loro occasionali sconfinamenti nel territorio di Megalos hanno poche conseguenze senza il supporto dell'esercito del Califfo, ma forniscono a quest'ultimo utili informazioni.

La magia, per quanto non proibita dal credo dei Kharijiti, non è praticata comunemente. Ciò non ha niente a che vedere con dei pregiudizi, ma solo dal fatto che ad al Wazif tutti i maghi devono servire per due anni, nell'esercito del Califfo, e i Kharijiti preferiscono non ricevere ordini da chi non è totalmente devoto alla jihad.


Mutaziliti

Seguaci di un indirizzo o sistema di teologia musulmana. L' origine del movimento va ricercata nelle lotte politiche dell' inizio dell' VIII sec. d. C., quando un gruppo di uomini pii assunse un atteggiamento di 'neutralità' (questo è il significato della denominazione) tra i ribelli Kharigiti che giudicavano 'infedele' il peccatore musulmano, e la maggioranza che gli attribuiva ancora la qualità di credente: i Mutaziliti affermavano che la posizione del peccatore era 'intermedia' fra quei due opposti. Col declinare delle lotte civili, il partito Mutazilita perdette il suo originario contenuto politico, e si trasformò in scuola teologica. I principali dogmi furono: affermazione del libero arbitrio, eternità delle pene infernali per i peccatori rei gravi peccatori, anche se musulmani; negazione di Dio anche nella vita futura. Dopo aver trovato adesioni tra alcuni califfi Abbasidi nel IX sec, il Mutazilismo decadde nel XIII sec, dopo aver trasmesso parte del proprio dogma nella religione degli Sciiti e degli Ibaditi.


Wahabiti

Movimento dell'Islam fondato nel XVIII secolo da Mohammad ibn Abd al-Wahab che si proponeva di riportare l'Islam alla purezza originaria, abolendo l'adorazione di santi e martiri. Esso si richiama agli insegnamenti di Ibn Hanbal e di Ibn Tayuiya.

al Wahab convertì alla sua dottrina un capo politico, Muhammad Ibn Sa'Ud, il cui figlio, 'Abd El-'Aziz, fu il fondatore del primo impero wahabita.

Il wahabismo non è dunque una setta, ma un movimento fondamentalista, caratterizzato da un grande rigorismo morale e che intende riportare l'ISLAM alla sua primitiva purezza. La dinastia dei Sa'Ud governa l'Arabia Saudita dal 1932. Nel regno saudita, l'hanbalismo è la scuola giuridica ufficiale.

Le moschee wahabite sono semplici e senza minareto. Wahabiti conquistarono la penisola arabica e La Mecca. Wahabiti sono gli attuali regnanti dell'Arabia Saudita. Wahabita è Osama Bin Laden, come pure il leader dei guerriglieri ceceni Shamil Basaev. I Wahabiti sono storici nemci degli Hashemiti.

Gli Wahabiti sottolineano più delle altre correnti la necessità della Jihad. Uno degli obiettivi dichiarati da Bin Laden stesso nell'atto di costituzione del Fronte Islamico Mondiale, nel 1998, è, oltre alla liberazione della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, l'occupazione della Santa Moschea dell'Islam alla Mecca, nel territorio di un regime-quello saudita-assogettato all'America. Per gli wahabiti, quindi, le uniche regole per una vita religiosa sono contenute nel Corano e nella Sunnah. Ogni altra regola non è valida.


Hashemiti

Sono i discendenti diretti del Profeta Maometto e i guardiani dei luoghi santi. L'attuale re di Giordania Abdallah II è il quarantaduesimo erede di Maometto. Gli hashemiti sono stati scacciati dall'Arabia dai wahabiti, sostenuti dagli inglesi.

Secondo alcuni il re hashemita avrebbe pieno titolo a rivendicare il titolo di guardiano della Mecca. A distanza di quattro secoli il confronto continua.


Assassini

La setta fu fondata nel 1090, al momento del massimo imperversare del Banestorm. alcuni membri furono trasportati a Yrth insieme ad altri Mussulmani e portarono con sé le loro credenze e la loro organizzazione. Seguendo l'esempio del loro fondatore terrestre, costruirono una fortezza sulla vetta delle montagne nell'occidente di al Haz e la chiamarono al Amut, cioè Nido dell'Aquila. Là risiede il capo della setta, noto ai profani col nome di Veglio della Montagna, da cui invia i suoi seguaci a compiere missioni di terrore.

Gli Assassini prendono nome dalla parola Hashishin, cioè "consumatori di hashish" (la droga di Yrth che porta questo nome è diversa da quella della Terra, ma produce gli stessi effetti). Il loro fine ultimo è da sempre quello di diffondere la loro concezione dell'Islam su tutta la faccia di Yrth. Tuttavia il primo passo consiste nel far cadere tutti i governi islamici ortodossi. I principali metodi adottati sono l'assassinio in pubblico e l'intrigo politico. Praticamente ogni città nei territori Islamici ospita membri del culto degli Assassini.

La setta pratica una versione misticheggiante dell'Islam, che non rispetta le normali preghiere e la pratica del digiuno. Gli Assassini ritengono che esistano nove livelli di sviluppo spirituale e che solo quando tutti i fedeli avranno raggiunto il nono, ci sarà l'avvento del Mahdi, il Redentore. Credono inoltre che tutte le proprietà debbano essere godute da tutti e che l'adorazione della Roccia a Geb'al Din e la venerazione dei santi sia un sacrilegio. Gli agenti degli Assassini sono chiamati fedayn, e ricevono un eccezionale addestramento nella loro arte. Sono maestri nel travestirsi piuttosto che nel muoversi furtivamente, dal momento che i loro omicidi vengono sempre commessi in pubblico. Ciò serve a dimostrare che i nemici della setta vengono sempre puniti e a garantire il martirio dell'assassino, che viene quasi sempre linciato. I fedayn amano colpire durante la preghiera del venerdì nella moschea, dove possono contare su un vasto pubblico e sulla possibilità di avvicinarsi facilmente alla vittima.


Zayditi

(Zayditi, drusi e alawiti non sono più considerati musulmani dagli ortodossi)

Partigiani di Zayn Ibn Li (ali Za'n U'L'A Bidin), morto nel 740, bisnipote di ali e nipote di Hussein, sono i soli a riconoscerlo come quinto Imam. Per gli altri Sciiti è suo fratello, Mohammad al Baqir (morto nel 731), ad essere il quinto Imam.

Contrariamente alle altre sette sciite, lo zaydismo (o Shi'a moderata) (Per la Shi'a moderata, l'Imam è "colui che è rettamente guidato") riconosce la legittimità dei due primi califfi.

In teoria, essa lascia la designazione dell'Imam alla libera scelta della comunità, nella pratica ha sostenuto il diritto alla successione dei discendenti di ali, della sua sposa Fatima (figlia del Profeta) e dei loro figli, Hasan ed Hussein.

Per gli Zayditi, l'Imam è il depositario del sapere e deve far valere i propri diritti, impadronendosi del potere con le armi.

La particolarità che distingue questa setta dalle altre fazioni sciite è il rifiuto della "Taqiya", ossia dell'obbligo di dissimulare le proprie credenze, in caso di pericolo per se stesso o per la comunità.

Lo zaydismo conta almeno 6 milioni di aderenti ed è la religione ufficiale dello Yemen del Nord.


Ismailiti

Poco prima della morte, nel 765, Ja'Far al Saddiq nominò quale suo successore Musa al Kazim, scartando per motivi oscuri Isma'Il, suo figlio primogenito. I sostenitori di Isma'Il fecero di quest'ultimo il loro settimo ed ultimo Imam (donde il termine ad essi applicato di Settimani), alla morte del quale si rifiutarono di credere. Isma'Il si sarebbe infatti nascosto per tornare un giorno come Mahdi a ristabilire la giustizia sulla terra.

In tal modo, gli Ismailiti si separarono dai Duodecimani (o della Shi'a media) (Secondo la Shi'a media, l'Imam è colui che è dotato di "infallibilità ed impeccabilità" e che viene "illuminato dalla luce divina”), che invece riconoscono Musa al Kazim come settimo Imam.

Gli Ismailiti si pongono l'obiettivo di rovesciare il Califfato sunnita, ai loro occhi illegittimo, e di sostituirvisi.

L'ismailismo (cui aderiscono alcune centinaia di migliaia di musulmani che vivono in Siria, in Libano, in India, in Pakistan ed in Israele) ha generato molte sette scismatiche, tra cui quella dei Drusi, dei Nizariti, dei Mustaliani (detta della Shi'a estrema) (Per la Shi'a estrema, l'Imam è "colui che rappresenta la personificazione di Dio”).

Quelle dei Carmati e dei Fatimidi da molti non sono considerate sette religiose, ma gruppi politico-militari, che hanno governato senza lasciare successori.


Carmati

Riunitisi intorno ad Hamdan Qarmat, propagandista ismailita, ritenevano che Muhammad, figlio di Isma'Il, fosse il Mahdi atteso.

I Carmati fondarono, nell'899, uno Stato a Bahrein e giunsero perfino ad attaccare e conquistare la Mecca, nel 930. Il loro Stato indipendente, di tipo comunitario ed egualitario, sopravvisse fino al 1077 circa.


Fatimidi

Costoro credevano che il Mahdi fosse uno dei nipoti di Isma'Il e pretendevano di discendere dalla figlia del Profeta, Fatima.

Si stabilirono dapprima nell'Africa del Nord, poi fondarono il Califfato fatimida d'Egitto (nel 969), ove mantennero il potere fino al 1171.

Carmati e Fatimidi hanno condiviso l'opinione secondo cui si doveva distruggere "l'illegittimo" Califfato sunnita e difendere la propria dottrina, praticando il terrorismo rivoluzionario.


Nizariti

Sono i seguaci di Nizar, figlio primogenito dell'ottavo califfo fatimida, al Mustansir (morto nel 1094), che è allo stesso tempo il loro diciottesimo Imam. Nel 1090, un proselita di al Mustansir, Hasan Ibn Sabbah (morto nel 1124) si impadronì della fortezza al Amut, in Persia, ove insediò l'organizzazione terroristica dei Fidawiya (meglio conosciuta con il nome di setta degli "assassini", poiché praticava l'omicidio politico e faceva uso di hashish). Questa comunità scomparve verso il XIII secolo e gli Ismailiti del ramo nizarita, dopo essersi nuovamente divisi in diverse fazioni (tra cui la setta dei Khodjas in India), fanno ora capo, per la maggior parte, all', che considerano il loro Imam.


Musta'lieni

Sono i seguaci del figlio cadetto di al Mustansir, al Musta'li (morto nel 1101), che fu designato da suo padre e dal governatore militare alla successione del potere, a detrimento di Nizar. alcuni Musta'lieni hanno formato la setta dei Bohoras in India e non riconoscono come loro guida l'Agha Khan.


Duodecimani o Imamiti

Aderiscono alla Shi'a media e costituiscono la maggioranza tra gli sciiti (oltre 50 milioni di aderenti).

I Duodecimani chiudono la successione degli Imam al dodicesimo di essi, Muhammad al Mandi, scomparso nell'infanzia nell'874. Essi ritengono che egli non sia morto, ma che sia entrato in "occultamento".

Essi lo chiamano Sahib al Zaman (signore del tempo) e ne attendono il ritorno come Mahdi per ristabilire la giustizia sulla terra.


Nusairiti o Alawiti

Muhammad Ibn Nussair al Namiri (morto nell'884), fondatore e teologo della setta nel IX secolo, sosteneva che 'alI al Hadi o al Naqi, decimo Imam (morto nel 868), fosse un'incarnazione dello Spirito Santo e rivendicò per sé la successione. I suoi adepti contestano la nomina dell'undicesimo Imam, Hasan al Askari, accettato invece dai duodecimani.

Gli alawiti riservano un culto particolare ad al I. La loro dottrina e i loro rituali presentano elementi extra islamici, circostanza che li pone lievemente al margine dell'Islam.

I componenti della setta, circa 400.000, vivono nella Siria nord-occidentale e nella regione libanese di Tripoli.


Mahdiya

E' un movimento fondato in Sudan, verso la fine del XIX secolo, da Muhammad Ahmad Ibn Abdallah (morto nel 1825). Costui si proclamò Mahdi di allah e "califfo del Profeta", chiamato a ricostituire l'unità dell'Islam.

Egli incitava alla guerra santa ( Jihad ) tutti coloro che intendevano ribellarsi ai regimi "corrotti".

Il Mahdi importò in Sudan un Islam epurato e puritano che ricorda, per certi versi, il wahabismo. La tribù degli Ansari, nel Sudan, è l'erede dei Mahdisti.


Sanusi'a

E' una Confraternita mistica, fondata da Sidi Muhammad al Sanousi (morto nel 1859) e diretta, dal 1918, da suo nipote, Muhammad Idris, che fu, dal 1951, il sovrano dei primo regno di Libia fino al colpo di stato del 1969.


Ahmaditi

Mirza Ghulam Ahmad (morto nel 1908), fondatore di questa setta, nata nel Punjab (India), si proclamò "messaggero universale", affermando di essere allo stesso tempo il Mahdi dei musulmani, il Messia dei cristiani e l'Avatar di Krishna.

Un gruppo dissidente della setta costituì a Lahore una società per la propagazione dell'Islam. I Lahori si rifanno al sunnismo. Essi sono presenti in India, Pakistan, Iran, Arabia, Egitto e Malesia.


Ahl-I-Haqq

La comunità degli Ahl -I - Haqq (gente della Verità) è stata fondata nel XV secolo da Sultan Suhaq. Il culto si basa sul raggiungimento dell'estasi attraverso il totale annientamento del proprio essere in Dio e sulla resurrezione finale. I principali centri degli Ahl -I - Haqq si trovano nel Kurdistan e nell'Azerbadjan e sono formati da elementi di estrazione prettamente agricola e contadina.


Shaikhismo, babismo e baha'ismo

Lo shaikhismo è un movimento fondato da Ahmal al Asa (morto nel 1826), il quale afferma che, in assenza dell'Imam, l'esistenza di un intermediario tra quest'ultimo ed i fedeli è indispensabile. Quest'intermediario, lo "sciita perfetto", è il portavoce autorizzato (Bab) dell'Imam atteso.

Il babismo venne fondato nella prima metà del XIX secolo da Sayyed alI Muhammad al Shirazi (giustiziato nel 1850), che si proclamò Bab nel 1844, incitando a prepararsi ad accogliere "colui che Dio manifesterà".

Il baha'ismo, nato dal babismo, è un movimento che venne fondato da Mirza Husain 'all Nuri, soprannominato Baha Allah (morto nel 1892), che dichiarò, nel 1863, di essere colui di cui il Bab aveva annunciato la venuta. Il baha'ismo si sviluppò ad opera del figlio di Baha Allah, Abbas Effendi (soprannominato Abd al Baha e morto nel 1921) e di suo nipote Shoghi Effendi, morto nel 1957. La loro dottrina pacifista ha per scopo l'unificazione politico-religiosa e la fusione delle razze. I Baha'i credono nella fraternità universale e nell'educazione permanente, tesa a realizzare l'avvento di un governo mondiale. Il primitivo messaggio messianico di impronta sciita si è trasformato, nel corso del tempo, e soprattutto a seguito del contatto con l'Occidente, in una dottrina spirituale di tipo umanista-liberale.

Riconosciuta come organizzazione non governativa dalle Nazioni Unite, la Comunità Baha’i è attivamente impegnata nella lotta contro le discriminazioni di sesso e razziali ed in quella contro gli armamenti. Abbandonate le suggestioni esoteriche, i Baha'i propagandano la compatibilità della scienza con la fede, l'idea del progresso continuo, rifiutando gli elementi soprannaturali e miracolistici della religione.

L'organizzazione è centralizzata e fa capo alla Casa Universale di Giustizia, che ha assunto la guida della fede Baha’i alla morte di Shoghi Effendi. Essa è costituita da nove membri, eletti ogni cinque anni dalle Assemblee Spirituali Nazionali del mondo intero ed ha potere legislativo. Il Centro Mondiale è situato ad Haifa (Israele), dove si trova anche il "tempio d'oro".

Insediatisi originariamente in località della Palestina e dell'Iran, ove sono stati duramente perseguitati dal regime khomeinista, i Baha'i (3-5 milioni di seguaci) sono attualmente dispersi in varie parti del mondo, specie nell'area terzomondista.

La diffusione della fede è affidata alle Assemblee Spirituali Locali nonché, stante il fervore "pionieristico" di molti seguaci, all’iniziativa individuale.


la struttura delle hadit

Hadith

Come già detto, la parola araba che suona "Hadith" significa il concetto espresso nella lingua italiana dalla parola "Tradizione" (trasmissione orale della notizia di un detto, di un atto, di un fatto).

Un Hadith è la trasmissione orale di una testimonianza riguardante un detto, un fatto, un atto, un comportamento del Profeta Con l'andar del tempo, dopo la scomparsa del Profeta, vennero fatte delle Raccolte di Ahadith ( ahadith è il plurale arabo) ed ogni testimonianza era preceduta dalla Catena dei Trasmettitori (Isnad); ad esempio il Tale ha raccontato che il Tal altro raccontò di aver udito Omar dire: Ç L'Inviato di Allah disse "...".Inoltre i compilatori delle raccolte, per scrupolo di verità, riportavano anche notizie sul tenore letterale dei testi (Matn).

In tal modo essi provvidero non soltanto ad informarci su ciò che era stato riferito sul Profeta, ma anche sulla documentazione riguardante la provenienza della Tradizione


2.1.1 Libri Canonici del Hadith

Fin dall'inizio della Missione Profetica di Muhammad, coloro che avevano accolto il Messaggio Islamico, e quindi, intendevano Praticare l'Islam, erano solleciti nel registrare tutto quanto l'Inviato di Allah, faceva e diceva, per poter, seguendo i suoi esempi ed obbedendo ai suoi precetti, Realizzare in forma islamica la loro esistenza. Dopo la morte del Profeta, quando il Dominio della Parola di Allah traboccò dalla Penisola Arabica per liberare dall'oppressione dell'ignoranza tutti gli uomini e si estese ampiamente ad Occidente ed ad Oriente, coloro ai quali Iddio accordò il privilegio di rispondere alla vocazione islamica furono spinti dal loro autentico sentimento religioso a conoscere quanto più possibile della vita e degli insegnamenti e delle opere del maestro e per aver il modello della loro condotta islamica dalla viva voce dei testimoni oculari della sua vita.

Fu così che, dopo poco tempo, si accumularono una grande quantità di dati sulla vita del Profeta. La maggior parte delle notizie sulla vita e sulle opere del Profeta, che Allah lo benedica e l'abbia in gloria erano trasmesse oralmente, però alcuni musulmani incominciarono a raccogliere queste testimonianze per loro uso privato, in collezioni.

Queste collezioni avevano, principalmente, lo scopo di raccogliere materiale utile per la risoluzione di questioni di diritto e di dottrina religiosa. Per questo motivo l'accettazione di una tradizione era condizionata alla sussistenza di un certo numero di requisiti, idonei nel loro complesso a dare la più assoluta garanzia di autenticità.

I più autorevoli libri di Hadith sono:

1) Sahih scritto da Bukhari ( 194-256 dopo l'Egira)

2) Sahih scritto da Muslim ( 202-261 dopo l'Egira)

(Il Sahih di Bukhari è superiore al Sahih di Muslim per metodo di classificazione).

Ci sono, poi, altri 4 libri di Hadith che sono conosciuti come la Sunnah di:

3) Abu Dawud ( 202-257 d. E.)

4) Tirmidy ( m. 279 d. E.)

5) Nassa Õi ( 215-303 d. E.)

6) Ibnu Maya ( 209-273 d. E.)

Questi libri di Hadith sono il frutto dell'iniziativa personale dei ricercatori e compilatori delle raccolte.

Ogni libro è stato sottoposto, prima di essere accettato come fonte autentica di notizie relative agli insegnamenti del Profeta(pbsl), ad un accurato esame critico da parte della comunità islamica.


2.2.2 Criterio per l'accettazione di un Hadith

L'ingente mole delle tradizioni rese ben presto necessaria l'adozione di certi rigidi criteri di esame per la verifica della loro autenticità.

Gradualmente, al fine di verificare l'autenticità delle tradizioni, si formò una categoria di studiosi che diede vita ad una originale branca della scienza religiosa: la Scienza del Hadith (ailmu_l_hadith).

Questi studiosi del Hadith (detti Muhaddithin) adottarono il seguente metodo di indagine :

Per prima cosa essi eseguivano ricerche per accertare se la catena di trasmissione (isnad) portava, a ritroso, fino ad una persona che era stata presente al fatto; accertata l'esistenza di una catena di trasmissioni valida, essi passavano al vaglio l'attendibilità di ciascuno dei trasmettitori;

Per ciascuno di essi fu eseguito uno studio dettagliatissimo per mettere a fuoco la sua vita, il suo carattere, i suoi interessi e la sua attività, il grado di veridicità, il livello morale della sua vita, le condizioni della sua memoria, come capì ciò che vide e/o sentì, la sua affidabilità, la sua cultura, la sua istruzione e così via.

Migliaia di Muhaddithin dedicarono le loro vite alla ricerca di ogni minimo dettaglio sulle vite dei trasmettitori delle tradizioni sul Profeta. Grazie alle loro meticolose ricerche è possibile conoscere la biografia completa di circa 100.000 persone che furono coinvolte nelle tradizioni. La ragione di tanto rigore nel vaglio sia del Hadith che delle vite dei trasmettitori ha la sua base in questo precetto coranico:

" O voi che credete, se qualche perverso vi porta una notizia , vedeteci chiaro prima di far del male a qualcuno e dovervi poi pentire del vostro operato ! " (Corano 49,6)

Dopo aver accertato l'attendibilità e la veridicità del trasmettitore lo studio veniva esteso alla credibilità del detto o del fatto.

Il criterio per scartare una tradizione per difetto di credibilità era il seguente:

1- il fatto o il detto è contrario agli insegnamenti del Corano e della Sunnah ed è in contraddizione con altri Hadith;

2- la tradizione attribuisce al Profeta delle assurdità;

3- il fatto o il detto sono contrari a fatti provati;

4- oppure si contraddicono internamente ;

5- la tradizione riporta un evento che, se fosse realmente accaduto, centinaia di persone lo avrebbero osservato, mentre solo una persona ne ha riferito;

6- la tradizione contiene parole sconvenienti o addirittura volgari;

7- o profezie di eventi futuri con date specifiche;

8- o minaccia castigni tremendi per piccole mancanze;

9- o promette enormi ricompense per adempimenti di marginale importanza.

Questi canoni per vagliare la credibilità della tradizione sono stati desunti da esempi forniti dai Compagni del Profeta.

Per dare un'indicazione al riguardo, possiamo riferire quanto disse Omar ad una donna che gli faceva presente un atteggiamento del Profeta.

Disse Omar: " Non possiamo lasciare il Libro e la Sunnah del Profeta(pbsl) per dare un giudizio in base a quanto va dicendo una donna di cui non sappiamo ciò che ricorda e ciò che dimentica !".

In un'altra occasione, sappiamo che Aiscia la moglie del Profeta(pbsl) non accettò una testimonianza riportata dal figlio di Omar.

Essa si giustificò, dicendo: " Tu e quello che attesta questo fatto dell'Inviato di Dio(pbsl) non dite bugie, però qualche volte capite erroneamente"


2.2.3 Classificazione degli Hadith

Gli hadith sono stati divisi in 3 gruppi principali:

1) Sahih : cioé degno di fiducia e attendibile;

2) Hasan : buono;

3) Da Õif : debole.

Ci sono, inoltre, degli Ahadith il carattere è incerto.

Tutti gli Ahadith presentati da Bukhari e da Muslim hanno il carattere Sahih.

Sono altresì sahih tutti gli altri Ahadith che, pur non facendo parte delle raccolte di Bukhari e di Muslim, hanno superato positivamente l'esame a cui sono stati sottoposti dai Muhaddithin.

Le tradizioni Hasan sono quelle la cui fonte è nota e i cui trasmettitori sono conosciuti per la loro affidabilità e la loro precisione; tutte queste tradizioni sono accettate dalla maggior parte degli insegnanti, dei dottori della legge islamica e dei giuristi. Mentre le tradizioni Hasan sono state riconosciute come base valida per decisioni legali nella giurisprudenza islamica, lo stesso carattere non è stato riconosciuto alle tradizioni Da’if (deboli) le quali pertanto non possono essere poste a fondamento di decisioni giurisprudenziali e di pareri legali.

Ma non bisogna credere, per questo, che esse siano rifiutate in blocco. Le tradizioni deboli che esortano i credenti a bene operare sulla linea islamica possono essere citate.

Esistono diversi gradi di debolezza che vanno dalla mancanza di un anello nella catena delle trasmissioni alla completa invenzione del detto o del fatto attribuito, in tal caso falsamente, al Profeta .


2.2.4 Argomenti trattati dal Hadith

Il Hadith tratta tutti gli argomenti relativi a tutti gli aspetti della vita. Il Bukhari divise la sua opera in 97 libri.

3 libri riguardano: l'Inizio della Rivelazione, la fede e la Conoscenza

30 libri trattano: l'Adorazione Islamica (Salah), l'Imposta Coranica (Zakat), la Visita alla Mecca (Hajj) , il Digiuno (Saum)

22 libri trattano: Affari commerciali, Amministrazione Pubblica, Lavoro , Giustizia.

3 Libri trattano: il Jihad ( lo sforzo - la lotta per la causa di Allah), i Dhimmi (sudditi non musulmani dell'Impero Islamico)

1 libro tratta della Creazione.

4 Libri trattano dei Profeti e le buone qualità dei Compagni del Profeta(pbsl)

1 libro tratta dell' Attività del Profeta(pbsl) a Medina.

2 libri trattano dei Commenti relativi ai passi del Corano.

3 libri trattano: del Matrimonio, del Divorzio, del Mantenimento della Famiglia

26 libri trattano temi diversi: cibo, bevande, abiti, buone maniere

Il 96° libro del Sahih di Bukhari sottolinea l'importanza di obbedire al Corano e di attenersi agli esempi del Profeta come ci vengono insegnati nella Sunnah.

Il 97° libro tratta, infine, nel Tawid (Tawid è il principio dell'Unicità Unità e Unipersonalità di Allah).


3. Ijma: l'opinione concorde della comunità.
Corano e sunna, interpretati anche secondo tecniche minuziose, lasciavano però ancora qualche problema insoluto, né i pareri degli ulema avevano forza sufficiente ad integrare la parola di Dio. Tuttavia una tradizione della sunna afferma che, se la comunità dei giuristi- teologi dà il suo consenso generale ad una teoria, questa non può essere errata. Questo consenso (ijma) non è facile da definire. Di fatto, l'ijma è intesa come il consenso dei giurisperiti più autorevoli, purché il loro numero sia ragionevolmente grande e il loro parere chiaramente formulato.

4. Qiyas: l'interpretazione analogica.
Questa fonte è specificamente giuridica, nel senso che l'uso dell'analogia - strumento indiscusso in teologia - fu oggetto di gravi controversie nella soluzione di casi giudiziari, perché si riteneva empio usare la ragione umana per colmare un'apparente lacuna divina.
Ecco un esempio: si riconobbe alla donna, vittima di un reato, un'indennizzo pari alla metà di quello che sarebbe spettato ad un uomo, perché all'uomo spetta un'eredità doppia che alla donna.
L'analogia era un apporto esterno all'islam. Essa penetrò nel pensiero islamico attraverso le conquiste dei paesi di cultura irano-ellenistica e fiorì sotto la dinastia degli Abbàsidi (nel 700-800 d.C.). E' sotto questa dinasia che il diritto islamico assunse la sua forma odierna e in essa si cristallizò. Con il passaggio della capitale imperiale da Damasco a Bagdad, il travaso culturale tra conquistatori e conquistati si attuò decisamente. E' a questo punto che elementi del pensiero greco vennero inglobati nel ragionamento giuiridico-teologico dell'islam, così come norme giustinianee ed ebraiche vennero inglobate nel suo diritto. Poi, alla fine della dinastia abbàside nel 935 d.C., i regionalismi si fecero più forti; ma il diritto sacro, il fikh, si era ormai pietrificato come una colata di lava al termine del suo corso.

Le fonti non canoniche.
L'estensione delle conquiste islamiche islamiche e il perdurare di grandi stati islamici fino al secolo XIX rendeva indispensabile integrare di fatto il sistema classico delle fonti con altri strumenti, legati a una più sviluppata attività legislativa e giudiziaria, ovvero a particolari tradizioni locali. Va ricordato, però, che le fonti non canoniche non fanno parte delle fonti classiche islamiche appena sopra elencate.

1. Urf: la consuetudine.
Bisogna distinguere i paesi islamici retti da un diritto consuetudinario non islamico (come l'Indonesia) e i paesi di diritto islamico in cui la consuetudine (urf) sembra essere esclusa dalle fonti del diritto. L'urf, tuttavia, ha una sua esistenza non ufficiale, legata a situazioni anteriori all'islamizzazione di un certo territorio, e contribuisce a integrare il diritto islamico. Una consuetudine locale, ad esempio, può stabilire il termine entro cui deve essere pagata la dote.

2. Le decisioni giudiziarie
Anch'esse tendono ad integrare questo diritto: i malikiti seguivano le pronunce di Medina, gli hanbaliti e hanafiti quelle irachene e gli shafiiti quelle della Mecca. Infatti la fuga di Maometto a Medina divide il suo insegnamento in due parti, una più adatta ad una società di mercanti, l'altra ad una di beduini.

3. Qanun: il decreto del sovrano.
L'assestamento dell'impero islamico e, in seguito, la formazione di parlamenti generarono come ultima fonte il decreto del sovrano del singolo paese, introducendo così una duplice giurisdizione: mentre il cadi, giudice monocratico religioso, continuò ad applicare la legge sacra, i tribunali laici applicarono il qanun.

4. Maslaba: il pubblico interesse.
Sempre in tempi recenti, si fece ricorso al concetto di pubblico interesse, inteso in senso lato. In Tunisia, ad esempio, si introdusse un limite alla poligamia sottolineando che un uomo non può comportarsi in modo eguale verso tutte le mogli e che questa ineguaglianza di trattamento (soprattutto economico), oltre a essere contraria al dettame coranico, è contraria anche al pubblico interesse.