sabato 27 marzo 2010

LE VERITà SUL MATRIMONIO ISLAMICO

"Il matrimonio nell'Islam non è un sacramento ma un contratto verbale (che eventualmente puo' essere messo per iscritto) tra due persone che dichiarano di voler vivere insieme. E' un contratto un po' particolare perché finalizzato a fondare una famiglia.

Nell'Islam è il matrimonio che permette di avere relazioni intime. Esso costituisce una responsabilizzazione dell'uomo, in quanto il rapporto tra uomo e donna non si limita al piacere che l'uno ottiene dall'altro per la durata di un momento o di una serata. Il matrimonio ingenera, ancor prima di permetterne il piacere, una serie di diritti e di doveri.

In che cosa consistono i doveri del matrimonio? Entrambi gli sposi devono conoscerli prima di sposarsi.

Alcuni doveri sono comuni ad entrambi, marito e moglie:

1) Provare amore l'uno per l'altro:
Allah swt nel Corano dice: "E fa parte dei Suoi segni l'aver creato per voi, da voi stessi, delle spose affinché possiate riposare accanto a loro e l'aver posto tra voi amore e tenerezza" (Corano 30/21).
L'amore a volte è presente fin dall'inizio (a volte anche prima) e a volte no, ma in ogni caso bisogna custodirlo e farlo crescere con tutti i mezzi che rientrano nel quadro dell'etica islamica: dei sorrisi, dei piccoli regali, una passeggiata tra innamorati di tanto in tanto...
"Qual è l'essere umano che ami di più?", chiesero un giorno al Profeta sAaws. "E' Aisha", (la sposa del Profeta sAaws), rispose. "E tra gli uomini?" chiese la persona che aveva posto la domanda. "E' il padre di Aisha" (riportato da al-Bukhari).

2) Essere buoni con l'altro:
Essere buoni con il proprio coniuge significa avere della misericordia per lui, occuparsi del suo benessere, condividere le sue angosce e le sue gioie, in breve, vivere insieme, a due.
Il Profeta sAaws non si era rifugiato da sua moglie Khadija quando si era spaventato alla prima mùanifestazione dell'angelo? E Khadija rAa non si era presa il tempo di tranquillizzarlo con parole confortanti e di portarlo più tardi da suo cugino Waraqa? (riportato da al-Bukhari)
Una notte che il Profeta sAaws non riusciva a dormire, la sua sposa Aisha rAa gli disse: "Che cosa ti succede, o Inviato di Allah?" (riportato da Ahmad). Il Profeta stesso sAaws, racconta Aisha rAa, "si prendeva cura di me in modo particolare (al-lutf) quando ero malata" (riportato da al-Bukhari). E il Profeta sAaws faceva delle corse a piedi con la sua sposa Aisha rAa e la faceva assistere ai giochi degli abissini.

3) Farsi belli per l'altro:
Ibn Abbas diceva: "Amo rendermi bello per mia moglie e amo che lei si rende bella per me..." (riportato da at-Tabari)

4) Vivere insieme la propria sessualità:
E' un dovere che incombe a entrambi e non solo alla donna. Gli ahadith vanno nei due sensi (in particolare quello di Ibn Amr, al quale il Profeta sAaws, enumerando i doveri che aveva e chiedendogli di non esagerare, disse: "... e tua moglie ha dei diritti su di te", riportato da al-Bukhari). Ibn Taymiyya dice, in sostanza: "La donna ha diritto al soddisfacimento della propria sessualità tanto quanto lo desidera" (Majmu fatawa Ibn Taymiyya, vol. 28 pagg. 383-384 e vol. 32 pag. 271).
Tuttavia, sia per l'uno che per l'altro coniuge, non si tratta di vivere l'atto sessuale come un puro dovere ma come una prova d'intimità, come il prolungamento naturale dell'amore, della bontà, del rendersi belli e dell'intimità che ciascuno conosce nei confronti dell'altro.

5) Avere una giusta fiducia l'uno nell'altro:
E' un dovere restare fedele all'altro (e non cadere nelle relazioni extraconiugali, az-zina) e l'altro è naturalmente portato a esprimere attenzione a riguardo. Si crea quindi un equilibrio che porta ciascuno a contribuire alla fedeltà dell'altro. Ma l'attenzione che si ha nei confronti dell'altro non deve essere soffocante al punto da avere dei sospetti inutili o che si crei un clima dove manca la fiducia. Deve regnare una giusta fiducia. Il Profeta sAaws ha detto: "C'è una gelosia (ghayra) che Allah ama e una gelosia che Egli non ama. La gelosia che Allah ama è quella che compare davanti ad un problema reale (riba). E la gelosia che Allah non ama è quella che esiste quando non c'è un problema (ribah)" (riportato da Abu Dawud). Quanto al fatto di uccidere la propria sposa sulla base del puro sospetto (il che accade in certi paesi dove la tradizione tribale e l'ignoranza prevalgono sull'Islam), questo non ha assolutamente nessun legame con l'Islam.

(tratto dal sito "la maison de l'islam" )

Ci sono altri doveri che sono specifici per il marito o la moglie:

6) il marito ha il dovere di assumersi la responsabilità di capofamiglia
Allah swt nel Corano dice: "Gli uomini sono preposti alle donne..." (Corano 4/34). L'essere preposti deriva dal ruolo di capofamiglia (wallahu a'lam)

7) il marito deve sovvenire ai bisogni della moglie ( e dei bambini)
Il Profeta sAaws ha detto: "...e le vostre mogli hanno il diritto di essere mantenute secondo le buone consuetudini" (riportato da Muslim)

8) la sposa ha il dovere di assumersi la responsabilità della gestione della vita domestica:
il Profeta sAaws ha detto: "E la donna è un pastore pre la casa di suo marito e dei suoi figli e gliene sarà chiesto conto" (riportato da al-Bukhari e Muslim)

9) la moglie ha il dovere di assumersi la responsabilità dell'educazione dei bambini
vedi il detto riportato sopra.

Per questi quattro doveri specifici ci sono tuttavia delle sfumature per entrambe le parti:

10) capofamiglia non significa dittatore: il marito deve consultare (shura) la moglie nei limiti del possibile.
Il Profeta sAaws un giorno ando' da un ansar a chiedere la mano della sua figlia Julaybib per conto di un altro e il padre della ragazza disse: "Consultero' la madre di Julaybib" "Benissimo", rispose il Profeta sAaws. E ci sono numerosi altri ahadith che raccontano come il Profeta avesse ascoltato il consiglio della moglie Khadija in occasione della prima rivelazione, quello di Umm Salama a Hudaybiyya, ecc.
In pratica, ciascun coniuge dovrebbe consultare l'altro nei limiti del possibile, lasciando al marito la decisione finale per quello che riguarda le questioni famigliari.

11) il marito è il solo responsabile del mantenimento della famiglia, ma se la moglie vuole aiutarlo puo' farlo:
In effetti, nulla glielo impedisce e nulla la obbliga a farlo. Zaynab, moglie di Ibn Mas'ud, aveva deciso di aiutare il marito che era più povero di lei (riportato da al-Bukhari)

12) il marito deve aiutare la moglie nei lavori domestici (secondo alcuni sapienti, se ne ha i mezzi, deve assumere una domestica, ad esempio):
"Quando il Profeta sAaws era a casa sua era al servizio della sua famiglia", racconta la sua sposa Aisha rAa. "Poi, quando arrivava il momento della preghiera, usciva per andare a pregare" (riportato da al-Bukhari). Jabir ibn Abdillah, che aveva invitato il Profeta sAaws a mangiare a casa sua, aiuto' sua moglie a preparare il pranzo (riportato da al-Bukhari).

13) la moglie deve educare i bambini ma non da sola, il marito è tenuto ad aiutarla:
Il Profeta sAaws aveva insegnato a Omar ibn Abi Salama, figlio della sua sposa Umm Salama, le regole da osservare a tavola (riportato da al-Bukhari).

Tutti questi doveri sono estratti dal libro Tahrir ul-mar'a fi 'asr ir-rissalah (L'emancipazione della donna all'epoca della rivelazione, tradotto in francese con il titolo Enciclopedia della donna), vol.5.

Il marito, un dittatore?

Come abbiamo visto sopra, il marito è il capofamiglia. E alla donna è richiesto, dal punto di vista islamico, di obbedire al marito. Ma sarebbe sbagliato vedere in questo dovere da parte della donna il diritto dell'uomo di essere un dittatore. Prima di tutto, l'islam ricorda che non c'è nessuna obbedienza ad una creatura nella disobbedienza al Creatore (Allah), il che limita le prerogative del marito. E poi, come abbiamo visto sopra, il marito deve consultare la moglie e non prendere tutte le decisioni da solo. Il marito deve anche ricordarsi la priorità nel ricordare (le regole, ndt): quanti mariti, troppo ansiosi, obbligano la moglie a praticare sempre più regole islamiche provocando con cio' una specie di frattura. Infine, l'islam chiede al marito di sorvolare sui piccoli difetti della moglie. Il Profeta sAaws ha detto: "Seguite il mio consiglio, comportatevi bene con le vostre mogli. Perché la donna è stata creata da una costola: non resterà mai sempre dritta per te. Se cerchi di raddrizzarla, la spezzi. E se la lasci cosi' com'è, resta storta. Seguite allora il mio consiglio, comportatevi bene con la vostra moglie." (riportato da Muslim). In un'altra versione si legge: "Spezzarla significa divorziare." (riportato da Muslim) "Se egli (il marito) non ama un tratto del suo (della moglie) carattere, che tenga in considerazione il tratto che ama" (riportato da Muslim). Il Profeta sAaws ha voluto mostrare ai mariti che la donna è, per certi aspetti, di natura diversa rispetto all'uomo: non bisogna prendersela con lei ma essere pazienti. Colui che se la prende con la moglie per delle piccolezze e non riesce a sorvolare, rischia di spezzarla, dice il Profeta sAaws. In effetti, la donna non dà priorità alla ragione come l'uomo ma dà la priorità ai suoi sentimenti, per questo motivo il fatto di argomentare le proprie posizioni non porta a niente durante le dispute coniugali.

Allah swt nel Corano dice: "Quanto a loro (le donne), esse hanno dei diritti e dei doveri, in abse alle buone consuetidini. Gli uomini tuttavia hanno una preminenza su di loro." (Corano 2/228). Tale "preminenza dell'uomo sulla donna" significa, secondo Ibn Abbas, "il fatto che l'uomo è in grado di lasciar perdere una parte dei suoi diritti che ha sulla donna, assolvendo comunque, da parte sua, a tutti i diritti che la donna ha su di lui" (riportato da at-Tabari che ritiene che, di tutti i commenti su questa frase, questa è la più vicina alla verità). Ibn Abbas diceva: "Io non voglio reclamare tutti i diritti che mi tornano perché Allah swt dice: "Gli uomini hanno una preminenza su di loro." (riportato da at-Tabari).

Qualsiasi marito vorrebbe, quando rientra a casa stanco la sera, trovare la sua sposa felice e che con uno dei suoi sorrisi fa scomparire la sua fatica. Ma tutti i mariti sanno anche che ci sono giorni in cui non è cosi' e, al contrario, si vede rimproverare cose che non ha fatto, il che aumenta la sua fatica e la tensione. Bisogna allora essere pazienti, dirsi che domani andrà meglio insha Allah, e ricordarsi che anche il Profeta sAaws ha conosciuto questi momenti con le sue spose e ha dato prova di pazienza: è riportato da Bukhari e Muslim.

E' altrettanto vero che la moglie non dovrebbe andare a raccontare, come accade a volte, a sua madre i piccoli problemi di coppia. E un marito allo stesso modo non dovrebbe andare a raccontare ai suoi amici, e questo anche succede purtroppo, i suoi piccoli problemi coniugali. E' solo in caso di problemi gravi (ad esempio, un giorno un marito picchia la moglie) che ci si deve andare a lamentare da chi puo' prendere le misure necessarie. All'epoca del Profeta sAaws, le donne erano andate a lamentarsi dalle mogli del Profeta sAaws perché i loro mariti le picchiavano ed il Profeta sAaws era intervenuto (citato in Riyadu as-salihin). Ma per i piccoli problemi bisogna dar prova di pazienza.

L'amore si deve curare per tutta la vita. Un sorriso, una complicità, una carezza, un'occhiolino, un piccolo regalo di tanto in tanto, una passeggiata tra innamorati...non è forse in linea con i principi lasciati dal Profeta sAaws? Egli non ha forse detto che "il marito sarà ricompensato per il cibo che per gioco porta alla bocca della sua sposa" (riportato da Bukhari e Muslim)?

Infine, ciascuno deve ricordarsi che bisogna considerare i propri doveri prima dei diritti e che non bisogna considerare le relazioni della coppia solo nell'ottica "diritti-doveri" ma soprattutto e prima di tutto sotto l'ottica "affetto-amore-perdono".

wa Allahu a'lam

La maison de l'Islam, autore dell'articolo Anas Ahmad Lala"

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