lunedì 29 marzo 2010

traduzione e spiegazione della sura Al- Baquara 1-39

Al-Baqara
(La Giovenca)
Post - Eg. n. 87, di 286 Versetti.
Il nome della sura deriva dal vers. 67.
Il vers. 281 è stato rivelato durante il pellegrinaggio dell'addio (10/632)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso
1 Alif, Lâm, Mîm .
2 Questo è il Libro su cui non ci sono dubbi, una guida per i timorati,
3 coloro che credono nell'invisibile, assolvono all'orazione e donano di ciò di cui Noi li abbiamo provvisti,
4 coloro che credono in ciò che è stato fatto scendere su di te e in ciò che stato fatto scendere prima di te e che credono fermamente all'altra vita.
5 Quelli seguono la guida del loro Signore; quelli sono coloro che prospereranno.
6 In verità [per] quelli che non credono, non fa differenza che tu li avverta oppure no: non crederanno.
7 Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno un castigo immenso.
8 Tra gli uomini vi è chi dice: "Crediamo in Allah e nel Giorno Ultimo!"e invece non sono credenti .
9 Cercano di ingannare Allah e coloro che credono, ma non ingannano che loro stessi e non se ne accorgono.
10 Nei loro cuori c'è una malattia e Allah ha aggravato questa malattia. Avranno un castigo doloroso per la loro menzogna.
11 E quando si dice loro:"Non spargete la corruzione sulla terra", dicono: "Anzi, noi siamo dei conciliatori!".
12 Non sono forse questi i corruttori? Ma non se ne avvedono.
13 E quando si dice loro:"Credete come hanno creduto gli altri uomini", rispondono:"Dovremmo credere come hanno creduto gli stolti?". Non sono forse loro gli stolti? Ma non lo sanno.
14 Quando incontrano i credenti, dicono:"Crediamo"; ma quando sono soli con i loro demoni , dicono:"Invero siamo dei vostri; non facciamo che burlarci di loro ".
15 Allah si burla di loro, lascia che sprofondino nella ribellione, accecati.
16 Sono quelli che hanno scambiato la retta Guida con la perdizione. Il loro è un commercio senza utile e non sono ben guidati.
17 Assomigliano a chi accende un fuoco; poi, quando il fuoco ha illuminato i suoi dintorni, Allah sottrae loro la luce e li abbandona nelle tenebre in cui non vedono nulla .
18 Sordi, muti, ciechi , non possono ritornare.
19 [O come] una nuvola di pioggia nel cielo, gonfia di tenebre, di tuoni e di fulmini: mettono le loro dita nelle orecchie temendo la morte a causa dei fulmini . E Allah accerchia i miscredenti.
20 Il lampo quasi li acceca: ogni volta che rischiara, procedono; ma quando rimangono nell'oscurità si fermano. Se Allah avesse voluto, li avrebbe privati dell'udito e della vista. In verità Allah su tutte le cose è potente .
21 O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi e quelli che vi hanno preceduto, cosicché possiate essere timorati.
22 [Egli è] Colui che della terra ha fatto un letto e del cielo un edificio, e che dal cielo fa scendere l'acqua con la quale produce i frutti che sono il vostro cibo. Non attribuite consimili ad Allah ora che sapete.
23 E se avete qualche dubbio in merito a quello che abbiamo fatto scendere sul Nostro Servo , portate allora una Sura simile a questa e chiamate altri testimoni all'infuori di Allah, se siete veritieri.
24 Se non lo fate - e non lo farete - temete il Fuoco , il cui combustibile sono gli uomini e le pietre, che è stato preparato per i miscredenti.
25 E annuncia a coloro che credono e compiono il bene, che avranno i Giardini in cui scorrono i ruscelli . Ogni volta che sarà loro dato un frutto diranno:"Già ci era stato concesso! " . Ma è qualcosa di simile che verrà loro dato; avranno spose purissime e colà rimarranno in eterno.
26 In verità Allah non esita a prendere ad esempio un moscerino o qualsiasi altra cosa superiore . Coloro che credono sanno che si tratta della verità che proviene dal loro Signore; i miscredenti invece dicono:"Cosa vuol dire Allah con un simile esempio?". [Con esso] ne allontana molti, e molti ne guida. Ma non allontana che gli iniqui,
27 coloro che rompono il patto di Allah dopo averlo accettato, spezzano ciò che Allah ha ordinato di unire e spargono la corruzione sulla terra . Quelli sono i perdenti.
28 Come potete essere ingrati nei confronti di Allah, quando eravate morti ed Egli vi ha dato la vita? Poi vi farà morire e vi riporterà alla vita e poi a Lui sarete ricondotti .
29 Egli ha creato per voi tutto quello che c'è sulla terra. Poi si è rivolto al cielo e lo ha ordinato in sette cieli . Egli è l'Onnisciente.
30 E quando il tuo Signore disse agli Angeli:"Porrò un vicario sulla terra", essi dissero:"Metterai su di essa qualcuno che vi spargerà la corruzione e vi verserà il sangue, mentre noi Ti glorifichiamo lodandoTi e Ti santifichiamo?". Egli disse: "In verità Io conosco quello che voi non conoscete… "
31 Ed insegnò ad Adamo i nomi di tutte le cose, quindi le presentò agli Angeli e disse:"Ditemi i loro nomi, se siete veritieri ".
32 Essi dissero:"Gloria a Te. Non conosciamo se non quello che Tu ci hai insegnato: in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente.
33 Disse:"O Adamo, informali sui nomi di tutte [le cose]"Dopo che li ebbe informati sui nomi, Egli disse: "Non vi avevo forse detto che conosco il segreto dei cieli e della terra e che conosco ciò che manifestate e ciò che nascondete?".
34 E quando dicemmo agli Angeli: "Prosternatevi ad Adamo", tutti si prosternarono, eccetto Iblîs , che rifiutò per orgoglio e fu tra i miscredenti.
35 E dicemmo:"O Adamo, abita il Paradiso, tu e la tua sposa. Saziatevene ovunque a vostro piacere, ma non avvicinatevi a quest'albero ché in tal caso sareste tra gli empi".
36 Poi Iblîs li fece inciampare e scacciare dal luogo in cui si trovavano. E Noi dicemmo:"Andatevene via, nemici gli uni degli altri . Avrete una dimora sulla terra e ne godrete per un tempo stabilito ".
37 Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accolse il suo [pentimento]. In verità Egli è Colui che accetta il pentimento, il Misericordioso.
38 Dicemmo:"Andatevene via tutti [quanti]! Se mai vi giungerà una guida da parte Mia, coloro che la seguiranno non avranno nulla da temere e non saranno afflitti .
39 E i miscredenti che smentiscono i Nostri segni, sono i compagni del Fuoco, in cui rimarranno per sempre.


SPIEGAZIONE:

Sura 2, Al-Baqara (“La Vacca”), come quasi tutti i Capitoli del Corano prende il suo titolo da qualche cosa menzionato al suo interno -- in questo caso la storia di Mosè che riferisce agli Israeliti il comando di Allah di sacrificargli una vacca (2:67-73). E' la Sura più lunga del Corano -- 286 Versetti -- e inizia il tipico (ma non assoluto) modello di disporre le Sure dalla più lunga alla più corta, con l'eccezione della "Fatiha", che ha l'onore del primo posto per la sua centralità nell'Islam. Surat Al-Baqara, “La Vacca”, fu rivelata a Maometto a Medina-- cioè durante la seconda parte della sua carriera profetica, che era iniziata alla Mecca nel 610. Nel 622 Maometto con la sua neonata comunità si trasferì a Medina dove, per la prima volta, Maometto diventò n capo politico e militare. I teologi Islamici generalmente ritengono che le Sure Medinensi prevalgano su quelle Meccane, ovunque ci sia una discrepanza, in accordo col Versetto 106 di questo Capitolo del Corano, nel quale Allah parla dell'abrogazione di alcuni Versetti e della loro sostituzione con Versetti migliori. (questa interpretazione del Versetto 106, tuttavia, non è universalmente accettata. Alcuni dicono che non si riferisce a nulla contenuto nel corano, ma solo all'abrogazione delle Sacre Scritture Ebree e Cristiane. Se ne riparlerà in modo approfondito al momento opportuno)
La Sura 2 contiene moltissimo materiale di primaria importanza per i Musulmani e gode di grande considerazione. Il commentatore medioevale del Corano, Ibn Kathir, (il cui commentario è ancora letto e rispettato dai Musulmani) indica in modo diretto che la recitazione di questa Sura angustia Satana,
raccontando che uno dei primi seguaci di Maometto, Ibn Mas’ud, notò che Satana "abbandona la casa in cui si recita la Sura Al-Baqara e, mentre si allontana, scoreggia". A parte il cattivo gusto di Ibn Mas’ud, lo stesso Maometto dice:"Satana scappa dalla casa in cui si recita la Sura Al-Baqara".
Il Capitolo comincia con tre lettere arabe: alif, lam, e mim. Molti Capitoli del Corano iniziano allo stesso modo con tre lettere Arabe, il che ha provocato un profluvio di speculazioni mistiche sul loro possibile significato. Ma il
Tafsir al-Jalalayn, un altro classico commentario del Corano, molto succintamente riassume l'interpretazione prevalente: "Dio conosce bene quello che ha voluto dire con queste [lettere]".
Il Versetto che segue immediatamente quelle lettere contiene una dottrina cardine dell'Islam: "Questa è la Scrittura in cui non ci sono dubbi". Il Corano non deve essere messo in dubbio o giudicato in base a un metro di giudizio esterno; piuttosto, lui è il metro di giudizio secondo cui tutte le altre cose devono essere giudicate. D'altra parte, questo non è molto diverso dal modo in cui molte altre religioni considerano i loro Comandamenti Sacri. Ma nell'Islam non si è mai sviluppata quella critica storica e lessicale che ha trasformato il modo in cui Ebrei e Cristiani interpretano oggi le loro Scritture. Il Corano è un libro su cui non si può mai avere dubbi, un libro che non può essere mai criticato: quando un importante studioso Islamico, Suliman Bashear, insegnò ai suoi studenti dell'Università Nazionale An-Najah di Nablus, che il Corano e l'Islam erano il prodotto di un processo storico piuttosto che essere stato rivelato in forma perfetta a Maometto, i suoi studenti lo
buttarono giù dalla finestra dell'aula.
2:1-29 è una estesa disquisizione sulla perversità di chi rifiuta di credere ad Allah e introduce molti temi che ricorreranno molte altre volte. Il Corano, ci viene detto, è la guida di coloro che credono a ciò che fu rivelato a Maometto oltre che a "quello che fu rivelato prima" di lui (
v. 4). Ciò implica la più volte asserita credenza che il Corano non è che la conferma della Torah e del Vangelo che insegnano lo stesso messaggio ricevuto da Maometto nelle rivelazioni Coraniche (vedi 5:44-48). Quando la Torah e il Vangelo sono in disaccordo col Corano, sorge l'accusa che Ebrei e Cristiani hanno corrotto le loro Scritture -- che oggi è l'opinione Islamica corrente. Muhammad Asad lo afferma in modo chiaro: "la religione del Corano può essere capita correttamente solo entro il contesto delle grandi fedi monoteiste che l'hanno preceduta, che, secondo la credenza Islamica, si concludono e raggiungono la loro formulazione definitiva nella fede dell'Islam".
Un altro tema è l'assoluto controllo di Allah su ogni cosa, anche sulla scelta di ogni anima di credere in lui o di respingerlo: "Riguardo a coloro che rifiutano la fede, è lo stesso per loro, se tu li ammonisci o non li ammonisci; loro non crederanno. Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro orecchie, e sui loro occhi c'è un velo. E il loro castigo sarà tremendo" (vv.
6-7). I Qadari degli inizi della storia Islamica sostenevano che l'umanità possedeva il libero arbitrio e quindi era capace di scegliere tra il bene e il male. I loro oppositori invece, affermavano che Allah determina tutto. Mentre entrambi i contendenti potevano contare su numerose citazioni Coraniche a sostegno delle loro argomentazioni, alla fine le Autorità Musulmane condannarono il Qadarismo come eretico, perché limitava l'assoluta sovranità di Allah sopra tutte le cose. Così, quelli che rifiutano la fede, lo fanno perché Allah lo vuole in base ai Versetti citati, e non perché hanno libertà di scelta. Dice Ibn Kathir: "Questi Ayat [Versetti] indicano che chiunque, per volontà di Allah, dovrà essere infelice, non troverà mai nessuno che lo guidi alla felicità, e chiunque Allah vorrà allontanare dalla retta via, non troverà nessuno per guidarlo". (Una breve descrizione della controversia dei Qadari può essere trovata nella "Introduzione alla Teologia e alle Leggi Islamiche" del rinomato studioso Islamico Ignaz Goldziher)
Poi arriva la condanna degli Ipocriti e di chi crede il falso, che spesso afflissero Maometto durante la sua carriera di Profeta (vv.
13-20). E infine c'è l'asserzione della perfezione del Corano tanto che gli scettici vengono sfidati a produrre una Sura come questa se rifiutano di credere alla sua provenienza divina (v. 23). Questa è una sfida che molti hanno accettato , ma, ovviamente, è il tipo di sfida che non può mai essere vinta agli occhi di chi l'ha proposta --"essi non potranno produrre nulla di simile a ciò" (17:88).
2:25 introduce i famosi giardini del Paradiso, in cui i credenti vivranno -- ma di questo parleremo di più in seguito.
2:30-39 racconta la storia di Adamo ed Eva in un modo tale da suggerire l'idea che gli ascoltatori avessero già qualche familiarità con questa storia. Allah dice agli Angeli di prostrarsi davanti ad Adamo (v.
34), un comando che sembra derivare dalla nozione della Bibbia, che l'umanità fu creata ad immagine di Dio, benché questa idea non compaia qui. Secondo Ibn Kathir, “Allah decretò la superiorità di Adamo sugli angeli, perché Egli insegnò il nome di ogni cosa ad Adamo e non a loro". Satana si rifiuta di prostrarsi, diventando perciò un non credente (v. 34), e tenta Adamo ed Eva col frutto proibito. Allah promette rivelazioni per guidare l'umanità, ammonendoli che chi ignorerà queste rivelazioni verrà punito col fuoco dell'inferno.
Quindi la Sura si rivolge, nei Versetti
40-75, ai Figli d'Israele, che, nel Corano, giocano un ruolo così importante -- e, non è una coincidenza, nella moderna coscienza Islamica -- che dedicheremo ad essi il commento della prossima settimana.

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