sabato 27 febbraio 2010

il venerdì Islamico

Il nostro giorno per recarci in moschea è il Venerdì ( non la domenica come i cattolici).


L'obbligo di osservare il venerdì.
Secondo la parola di Dio - Egli è l'Altissimo -:
Quando venga fatto l'invito alla preghiera, il giorno dell'assemblea, affrettatevi alla commemorazione di Dio, e lasciate ogni traffico; ciò Sarà meglio per voi, se lo sapeste! (LXII, 9).









L’ETICA E LA SUNNA DEL VENERDI’


In un hadith viene riferito che il Profeta Muhammad (s) disse: “il venerdì e’ diviso in dodici ore: fra queste vi e’ un’ora nella quale il servo musulmano chiede qualsiasi cosa e gli viene esaudita, essa e’ l’ultima ora dopo il ‘asr”.
In sahih Muslim e Bukhari, viene riportato da Abu Huraira, che Dio si compiaccia di lui, che udì il Profeta (s) dire: “ noi siamo gli ultimi [in senso cronologico di tempi] e saremo i primi nel giorno del Giudizio [cioè che verremo giudicati nel giorno del giudizio per primi], in quanto loro hanno ricevuto il Libro prima di noi, e noi lo abbiamo avuto dopo di loro. Questo inoltre era il giorno reso d’obbligo per loro; ma hanno avuto divergenze e Dio invece ci ha guidati a noi per questo giorno. Gli altri popoli ci susseguono, gli ebrei il giorno dopo e i cristiani quello ancora successivo.”
Disse il Profeta Muhammad (s): “chi legge la sura Al-kahf di venerdì, gli reca luce tra i due venerdì”.
Disse il Profeta (s): “il miglior giorno e’ il venerdì, in esso fu creato Adamo, in esso morì, in esso ci sarà il Soffio, e in esso ci sarà il Risveglio. Aumentate nell’invocare la benedizione su di me, perché le vostre benedizioni si rendono manifeste a me” chiesero: o Messaggero, come accogli le nostre benedizioni e il tuo corpo e’ consumato nella terra? Rispose: “Iddio l’Altissimo, ha proibito alla terra di decomporre i corpi dei Profeti”.
4) fare ghusl, abbigliarsi con vestiti belli e puliti, lavarsi i denti e profumarsi.
Viene riferito da Salman Alfarisyi (r) che il Profeta Muhammad (s) disse: “se uno di voi fa il ghusl e fa l’abluzione e si profuma, e poi si reca in moschea, e non divide tra due persone e prega quello che gli e’ stato prescritto ed ascolta l’imam quando parla, gli vengono perdonati i peccati da un venerdì all’altro”.
5) andare presto alla preghiera del jum’a (venerdì).
Viene riportato da Abdullah bin Busr che un uomo entrò in moschea e oltrepassò gli altri seduti mentre il Profeta Muhammad (s) diceva il sermone. Dopo la fine della preghiera del jum’a il Profeta (s) andò da lui e gli chiese: “che cosa ti ha impedito di venire a pregare con noi in congregazione?”. L’uomo rispose: “O Messaggero io ho pregato con voi!” il Profeta (s) gli disse: “ti ho visto venire tardi e oltrepassare le file, disturbando la gente”.
7)Si può cambiare la posizione, se ci si stanca. Disse il Profeta Muhammad (s): “se ad uno di voi gli sopravviene il sonno e si trova in moschea, deve cambiare il posto dove si siede”.
8)Prima della preghiera del venerdì, si può fare qualsiasi nafil (preghiera supererogatoria) ma non appena entra l’imam l’unica preghiera che si può compiere e’ il saluto alla moschea e deve essere breve.
9) durante il sermone dell’imam e’ vietato parlare.
Viene narrato da Abu Huraira, che il Profeta (s) disse: “chi dice al suo vicino, mentre l’imam dice il sermone, di stare in silenzio o anche solo un suono per zittirlo o un cenno, allora non gli viene scritta la preghiera del jum’aa”.

A chi e’ obbligatoria la preghiera del venerdì
E’ obbligatoria ad ogni musulmano libero, maturo, adulto, residente e che ha la possibilità di andare in moschea e che non ha alcuna scusante per non andarci (es. malattia, paura).
Disse il Profeta Muhammad (s): “la preghiera congregazionale del venerdì e’ un obbligo per ogni musulmano eccetto per quattro persone:
1.uno schiavo
2.una donna
3.un bambino
4.un malato”
La preghiera del venerdì non e’ d’obbligo alle donne ne’ ai bambini, ma al tempo del Profeta erano sempre presenti.
In un altro hadith il Profeta (s) disse: “chi sente il richiamo della preghiera del jum’a e non vi accorre, non gli viene prescritta la preghiera, tranne per chi ha una scusante” gli chiesero: qual e’ la scusa? Rispose il Profeta (s): “la paura o la malattia”.
Anche per chi viaggia non e’ obbligatoria la jum’aa, perché il Profeta (s) quando era in viaggio non la fece.

La preghiera del jum’a deve essere compiuta in congregazione, e il gruppo secondo i sapienti e’ formato da almeno due persone, basandosi su quanto disse il Profeta (s): “due persone o più formano un gruppo”.
Chi sopravviene nella seconda rakaa della preghiera del jum’a, deve completare facendo solo la seconda e gli viene calcolata come preghiera del jum’aa. Viene riportato da Abdullah ibn Omar, che il Profeta (s) disse: “chi sopravviene a una rakaa della preghiera del venerdì, completa la seconda e gli viene scritta come preghiera del jum’aa”.
E’ sunna pregare due oppure quattro rakaa prima della preghiera del jum’aa ( e del sermone) e quattro dopo.
Se cadono nello stesso giorno sia la preghiera del jum’aa sia quella del Eid, basta compiere la preghiera del Eid, ma e’ pure possibile per chi vuole farle entrambe.
Viene riportato da Abu Huraira che il Profeta (s) disse: “in questo giorno sono riunite due feste: il venerdi’ e il Eid. Chi di voi vuole può separarlo dal venerdì, noi (il Profeta e i suoi compagni) li raggruppiamo”.
Durante il venerdì bisogna aumentare nel chiedere il perdono (istighfar) e dare la sadaqa.
Chiediamo Dio l’Eccelso accetti le nostre azioni e ci guidi sulla retta via.

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